Emilio: sì sì ee…
Lele: però lei una mezza parola se le cose vanno bene oggi gliela butti
Emilio: stasera, figurati, buttarla per te significa buttarla anche per me capito?
Lele: certo
Sempre il 25 agosto, altra conversazione tra i due:
Emilio: appunto, allora perché io ho omesso di dirti l’altra volta ho preso il discorso, ha detto: “sì ma… c’è di mezzo il Lussemburgo, le cose, cioè in questo momento io come faccio? ” capito?
Lele: m…
Emilio: quindi evidentemente bisogna fare una proposta, ammesso che sia possibile, diversa a coso no, come si chiama… dove vai a parlare tu?
Lele: dal ragioniere (Spinelli, n.d.r.)
Emilio: sì, capito?
Lele: sì
Emilio: è lì che si è fermato
Lele: certo
Emilio: era fatta, ha detto: “sai, sono cose… la società (incomprensibile), e io figurati in questo momento… ” e lì non gli puoi dare torto, allora come aggirare?
Lele: come aggirare l’ostacolo?
Emilio: ecco, bisogna trovare, come aggirare l’ostacolo m…? Che dici?
Lele: eh ci penso su un attimino su che tipologia di altra proposta fare…
Emilio: eh… con l’aiuto di… come si chiama lì l’avvocato, quello simpatico, amico tuo?
Lele: certo, ok
Emilio: dovresti andarci con una nuova proposta e anche dire a lui che insieme si è superato un brutto rischio capito?!
