ROMA – ''Il linciaggio a cui e' sottoposto Emilio Fede da parte di alcuni giornali, ed in particolare, i giornali politici contrari a Silvio Berlusconi, e' indegno di un paese civile''. A sostenerlo in un comunicato e' l'avvocato Gaetano Pecorella, difensore di Emilio Fede.
''Il quotidiano 'La Repubblica' di oggi intitola la vicenda relativa ai due soggetti che si sono costituiti parti civili: 'Ambra e Chiara vittime di Arcore costrette da Fede ai party col premier'. Il titolo viene indicato tra virgolette come se si trattasse di un atto ufficiale o di dichiarazioni di testimoni. E' del tutto falso. La costituzione di parte civile non e' stata motivata con fatti di induzione e, ancor meno, di costringimenti, neppure contestati, bensi' dal danno di immagine che alle due sarebbe derivato dall'essere considerate al pari di prostitute. Il che non ha niente a che vedere con i reati contestati. L'autore dell'articolo, ed altri come lui, dimenticano che, ad esempio Ambra Battilana in un'intervista del 21 gennaio 2011 dichiaro' 'Bunga Bunga? No, col premier solo spaghetti e karaoke'; e che la notte stessa in cui ripartirono da Arcore, Chiara Danese scrisse un messaggio ad Emilio Fede del seguente contenuto: 'un bacio buonanotte!!'''.
Per Pecorella ''cosi', oltre che danneggiare, irrimediabilmente, la personalita' di chi e', tuttora, presunto innocente, ed ha una storia di serio giornalismo nel suo passato, si fa opera di disinformazione''.