Rusconi, bottiglia nel bagaglio: tesserino del Senato e sale sull’aereo

ROMA – Non potrebbe portare lo spumante in aereo, ma mostra la tessera del Senato e gli viene dato il via libera. La vicenda, raccontata da Alessandra Arachi sul Corriere della Sera, è avvenuta all’aeroporto di Fiumicino. Il protagonista è stato Antonio Rusconi del Pd.

Il senatore doveva imbarcarsi per lo scalo milanese di Linate e aveva bottiglie di spumante nel bagaglio a man: gli agenti che dovevano fare i controlli l’hanno fermato. Ma Rusconi, continua la Arachi, non si sarebbe perso d’animo e avrebbe esibito il tesserino di Palazzo Madama. A quel punto i controllori l’hanno lasciato passare.

Rusconi ha cercato di spiegare perché avesse la bottiglia con sé: “Quella bottiglia non soltanto era sigillata, sopra c’era persino un bigliettino con il mio nome. Perché era una bottiglia particolare, un omaggio che la senatrice Donaggio, del nostro partito, aveva voluto farci perché guarita da una brutta malattia. Un valore affettivo. Io non le porto mai le bottiglie, quella però mi sembrava brutto non portarla dietro”.

E alla fine, conclude Arachi, il senatore, ha cercato di scrollarsi di dosso l’etichetta di “privilegiato”: “Accidenti magari ho fatto una stupidaggine, una superficialità. Sì, diciamo pure che sono un superficiale, ma privilegiato no”.

 

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Alberto Francavilla