Luigi Zanda (LaPresse)
ROMA – Il segreto usato in modo rabbioso come arma contro la libertà. E’ il parere del vicepresidente dei senatori del Pd Luigi Zanda che subito dopo il voto avvenuto in Senato sul carcere per i giornalisti, voto che contro il parere del governo prevede un anno di reclusione per diffamazione, dichiara: ”In Parlamento il voto segreto è legittimo quando i regolamenti lo prevedono. Ma oggi, in Senato, la segretezza è stata usata come arma rancorosa contro la libertà di stampa”.
