
ROMA – Il Governo ha varato il decreto legge salva bilanci delle Regioni. Il provvedimento “consente di regolarizzare completamente la situazione e alle Regioni di riprendere serenamente la loro operatività”, ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti.
Il decreto permette di ammortizzare in 30 anni i debiti contratti dal ministero dell’Economia per conto delle Regioni, soldi usati dai governatori per saldare fornitori e per la spesa corrente. Il provvedimento non contiene però fondi a sostegno delle Regioni alle prese con questi piani di rientro dal maxi deficit. Il problema sui deficit delle regioni era sorto soprattutto per un caso legato al Piemonte e sollevato dal governatore Sergio Chiamparino, che è anche presidente della Conferenza delle Regioni.
Il problema era nato dopo una sentenza della Corte costituzionale che, quest’estate, aveva bocciato il metodo di contabilizzazione dei fondi anticipati dal governo, attraverso dei mutui contratti con in ministero dell’Economia, per pagare i debiti con i fornitori che in molti casi sono stati usati anche per alimentare la spesa corrente. Alla luce di questa sentenza il deficit della Regione Piemonte, secondo quanto accertato dalla Corte dei Conti, ammontava a 6 miliardi di euro. Da qui le dimissioni di Chiamparino.
Nel decreto varato oggi dal governo è prevista la possibilità di estendere “i provvedimenti del cosiddetto decreto Cantone con la norma anti-commissariamento alla sanità, cioè ad aziende accreditate che svolgono servizi essenziali, questo ci consentirà di mantenere i livelli essenziali di assistenza nei territori coinvolti”, ha spiegato il ministro alla Sanità, Beatrice Lorenzin.