BARI – ”Purtroppo non abbiamo nessuna possibilità di coprire questa cifra con ulteriori risorse del bilancio autonomo e, quindi, non c’era altra soluzione che azionare la leva dell’addizionale Irpef”. Lo afferma in una nota l’assessore regionale pugliese al Bilancio, Michele Pelillo, annunciando che è stata accolta dal ministero ”la proposta della Regione Puglia di modulare l’addizionale Irpef applicando lo 0,3% per i contribuenti con reddito fino a 28 mila euro e lo 0,5% per coloro che hanno reddito” superiore.
La decisione – viene spiegato – serve a recuperare 93,6 mln di euro calcolati ”in più rispetto al reale gettito fiscale della Regione Puglia” dal ministero dell’Economia per il triennio 2008-10 ”con la conseguenza di trovare tutte le coperture nel 2011, anche se lo sbilancio riguarda tre annualità”. Nonostante sia stato ”preso atto – spiega Pelillo – che la Regione Puglia ha coperto con la manovra di previsione il disavanzo per il 2010”, non ”abbiamo nessuna possibilità di coprire questa cifra con ulteriori risorse del bilancio autonomo e, quindi, non c’era altra soluzione che azionare la leva dell’addizionale Irpef”.
”Siamo riusciti – aggiunge l’assessore – a non farci applicare passivamente lo 0,5% per tutti, così come era prassi consolidata che ci veniva riproposta dal ministero, ma ad avere una modulazione che potesse alleviare l’impatto per i redditi più bassi. Nonostante questa situazione, che non dipende da noi e che abbiamo subito con grande contrarietà, oggi la Puglia resta, ripeto nonostante tutto, la Regione, dal Lazio in giù, con il minore carico fiscale”.
Pelillo ricorda, infine, che ”fino ad un reddito di circa 8000 euro nulla sarà dovuto e che, comunque, per i redditi di lavoro dipendente e per i redditi di pensione questo aumento andrà ad incidere da gennaio 2012, per cui le buste paga e le pensioni del 2011 non saranno intaccate da questa novità”.