Si dice spesso sia colpa delle ideologie, le ideologie che in quanto tali offuscano e confondono la razionalità, la misura, la stessa percezione della reale qualità delle proprie e altrui azioni e parole. Ma ci sono casi sempre più frequenti ed evidenti di come l’ideologia sia responsabile e colpevole di nulla. In primo luogo perché l’ideologia non c’è, proprio no. L’ideologia è un sistema al suo interno coerente e strutturato di categorie concettuali che interpretano, danno senso e hanno l’obiettivo di comprendere e governare/trasformare il reale. Spesso l’ideologia va violenza alla realtà, spesso vede le sue aspirazioni frustrate e smentite, spesso l’ideologia esige tributi, perfino di sangue.
Ma l’ideologia è un tentativo di comprendere e quindi muovere il mondo, ha una sua umana nobiltà. Ciò di cui invece qui molto più modestamente si dà resoconto è altro. Altro che appartiene alla natura umana ancor più di una qualsivoglia ideologia, altro che muove il mondo più che ogni ideologia in ogni tempo. Una delle forze più potenti annidate nell’animo umano, una divinità da temere, una fenomenologia dell’umano ad amplissima diffusione e a frequentissima manifestazione: l’enorme potenza del, diciamo, pensiero leggero, leggerissimo, gassoso. E tronfio di essere tale. Om chimica sociale combinazione fa pensiero sciocco. Una forza sul pianeta Uomo pari a quella dei movimenti tettonici sul pianeta Terra.
Enrico Letta ha osato pensare e dire al New York Times che Giorgia Meloni gli appare “abile” e che all’avvio del suo governo temeva disastri che poi non si sono verificati. Enrico Letta è il segretario del Pd che se ne va. Bonaccini è candidato a diventarlo segretario del Pd, se ce la fa. Anche Bonaccini ha osato dire Meloni premier si mostra “capace” e, inaudito dell’inaudito, “non è fascista”. Orrore! Sacrilegio! Schlein, anche lei candidata a diventare leader del Pd, e Orlando che ama interpretare la parte della “sinistra vera” nel Pd hanno impugnato con foga l’aspersorio per purificare là dove avvenuto il sacrilegio.
Letta a Bonaccini hanno constatato l’ovvio e l’evidente, a partire dall’incontestabile fatto che con FdI alla guida del governo e del paese ci si aspettasse di peggio, se non direttamente il peggio. Peggio che, almeno per ora, non è arrivato. E hanno constatato, non senza rammarico e preoccupazione, che Giorgia Meloni è politicamente “abile”. Hanno detto quindi che Giorgia Meloni è un’avversaria politica da battere e che fa cose per loro sbagliate e non condivisibili ma che non è il diavolo e la peste nera. Ed ecco apparire ed elevarsi possente quella forza di cui si diceva: per certa militanza e identità e percezione di se stessi Meloni deve (!) essere il diavolo e la peste nera combinati insieme. Se in Meloni non vedi il diavolo e la peste nera combinati insieme non sei di sinistra! Se non hai la certezza che la Meloni sia un’emanazione del Male, allora stai cedendo.
Al neo liberismo? Il Pd che va a formarsi come nuovo è stato a un passo nella stesura del suo identikit valoriale dal cospargere di disprezzo “l’ordo liberismo” riscontrato nella precedente Carta dei Valori del…Pd! Per dire, orgogliosi nel dirlo, che bestemmia nella chiesa della sinistra chi non dà della fascista dalla mattina alla sera alla Meloni, per dire che tresca col peccato chi nel Pd segnala che governo Meloni non ha prodotto bancarotta, occorre non essere fedeli ad una ideologia. Ideologia non c’entra, neanche c’è. Basta essere avvinti, permeati e mossi, mente e cuore all’unisono, dalla quella umanissima forza, dal potentissimo pensiero sciocco. Sciocco là dove sciocco è già grazioso eufemismo.