ROMA – Domenico Scilipoti ci rifà: gioca a fare Edward Snowden e torna a parlare di scie chimiche. Soprattutto, chiede che su di queste venga tolto il segreto di stato. Il Senatore di Forza Italia, ex Idv prima ed ex Responsabili poi, non è nuovo al tema: nel 2011, precedente legislatura, presentò una interrogazione parlamentare dedicata proprio alle scie chimiche.
Non se ne fece nulla. E quindi, ora, Scilipoti torna alla carica e presenta nuovamente la stessa interrogazione parlamentare. C’è qualche problema di logica, però: ammesso e non concesso che le scie chimiche esistano davvero su di loro non risulta nessun segreto di Stato. E Scilipoti, nella sua richiesta, omette proprio di spiegare questo: chi avrebbe messo il segreto di stato sulle scie chimiche, quando e perché.
L’interrogazione parlamentare del febbraio 2011 che Scilipoti si appresta a ripresentare, stavolta in Senato.
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-10970
presentata da
DOMENICO SCILIPOTI
martedì 22 febbraio 2011, seduta n.437
SCILIPOTI. –
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute, al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della difesa.
– Per sapere – premesso che:
nel 1999 il Parlamento europeo con delibera nr. A 4-0005/99 del 14 gennaio 1999 si e espressa contro le sperimentazioni HAARP (con base in Alaska-Usa);
nel 2002 l’Italia ha firmato un accordo bilaterale con gli USA sulla ricerca climatica e il capo dei ricercatori italiani e il Professore Franco Prodi;
nel 2003 l’ex Ministro della difesa, Martino, autorizza le forze aeree Usa (USAF) a sorvolare gli spazi aerei dell’Italia;
nel periodo dal 2003 al 2009 sono state presentate nr. 14 interrogazioni parlamentari sull’argomentole sostanze tossiche utilizzate per le operazioni di aerosol sono composte da metalli, polimeri, silicati, virus e batteri;
l’alluminio è una sostanza neurotossica che danneggia sia il sistema nervoso centrale, che i processi omeostatici cellulari (l’alluminio è un fattore determinante nell’Alzheimer);
l’intossicazioni di metalli produce un abbassamento delle difese immunitarie;
l’alluminio uccide la flora batterica dei terreni; le piogge prodotte dalle scie chimiche cambiano il ph dei terreni; le operazioni di aerosol, comunemente chiamate scie chimiche, finiscono per determinare, ad avviso dell’interrogante, una lesione di diritti sanciti dalla Costituzione -:
se il Governo intenda assumere, per quanto di competenza, iniziative volte:
a) ad accertare i valori di acidità, ovvero, i ph cambiati dal 2003 al 2010, a mappare con precisione la qualità attuale dei terreni e a garantire la cessazione delle operazioni suddette in quanto obbligano all’utilizzo di OGM;
b) a misurare il livello di bario e di alluminio nelle acque piovane su tutto il territorio nazionale promuovendo verifiche dopo le piogge provocate dalle operazioni militari;
c) a misurare il tasso d’inquinamento dell’aria specificamente in relazione ai prodotti utilizzati nelle operazioni di aerosol;
d) a determinare il rischio ambientale e per la salute della popolazione dei territori soggetti a operazioni di scie chimiche permanenti;
e) a chiarire l’influenza che le operazioni di scie chimiche dal 2003 ad oggi hanno avuto sulla salute degli italiani;
f) a pubblicare le ricerche epidemiologiche relative:
1) alle malattie infettive dell’apparato respiratorio;
2) allergie dovute a intossicazione da metalli;
3) Alzheimer e altre malattie degenerative riconducibili all’intossicazione di metalli;
g) a stimare la correlazione dell’aumento delle malattie in rapporto alle sostanze utilizzate nelle scie chimiche (ovviamente ogni malattia è multifattoriale e le questioni ambientali incidono significativamente, ma dal 2003 se vi è stato un aumento statistico significativo probabilmente dovuto alle scie chimiche);
intenda promuovere la cancellazione del segreto di Stato relativo alle scie chimiche e far cessare le operazioni che comportano scie chimiche tutt’oggi effettuate.