Il Pdl di cui Berlusconi e Fini sono “cofondatori” è ad un passo dalla rottura. Il pomeriggio è stato intenso e ricco di scintille, a cominciare della parole di Fini, per poi proseguire con quelle di Berlusconi, con tutte le dichiarazioni che ne sono scaturite.
Ore 21,07 PDL: SENATORI EX AN, LAVORIAMO CONVINTI PER GRUPPO UNITO “I senatori Filippo Berselli, Pierfrancesco Gamba, Antonino Caruso e Domenico Gramazio dichiarano che fanno parte del Pdl, lavorano per il Pdl ed hanno sposato con convinzione il progetto del Popolo della Libertà”. E’ quanto si legge in una nota diffusa dal gruppo del Pdl del Senato a proposito della possibilità che si arrivi a fare un gruppo autonomo di ‘finiani’ a Palazzo Madama.
Ore 20,15 C’E’ GIA’ UN NOME PER GRUPPO FINIANI, E’ ‘PDL-ITALIA’ La ‘extrema ratio’ di un gruppo autonomo del presidente della Camera Gianfranco Fini – posta da Fini a Berlusconi come concreto sviluppo se non arriveranno risposte politiche alle sue richieste durante il teso vertice di oggi – è da giorni nei pensieri dei finiani che hanno già in mente un nome per la nuova componente parlamentare: ‘Pdl-Italia’. Secondo fonti finiane, i deputati che vi aderirebbero sarebbero 50 e 18 i senatori.
Ore 20,01 PDL: BERLUSCONI RICEVE I COORDINATORI A PALAZZO GRAZIOLI I tre coordinatori nazionali del Pdl, Ignazio La Russa, Denis Verdini e Sandro Bondi hanno raggiunto Palazzo Grazioli, residenza romana del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Al centro del vertice la crisi dei rapporti tra il premier ed il presidente della Camera, Gianfranco Fini. Presso la residenza privata di Berlusconi è sopraggiunto anche il ministro Alfano.
Ore 19,40 PDL: FINIANI RIUNITI, SI FA LA ‘CONTA’ DEI FEDELISSIMI Italo Bocchino, Carmelo Briguglio, Andrea Ronchi, Flavia Perina, Roberto Menia, Giulia Bongiorno, Enzo Raisi, Amedeo Laboccetta, Adolfo Urso, Pasquale Viespoli, Alessandro Ruben. Sono alcuni dei ‘finiani’ di stretta osservanza che, immediatamente dopo il teso vertice tra Berlusconi e Fini negli appartamenti del presidente della Camera a Montecitorio, si sono riuniti nello studio di Fini. Si è ad un punto di non ritorno, dopo che il presidente della Camera ha annunciato al premier di essere pronto a costituire gruppi autonomi alla Camera? “Di fronte a risposte negative ai problemi politici posti da Fini sì”, spiega Italo Bocchino. I numeri minimi per costituire gruppo sono di venti deputati alla Camera e dieci senatori a Palazzo Madama. E stando alla ‘conta’ che in queste ore i finiani vanno svolgendo, si può toccare la soglia. Difficile non definire finiani ‘icto oculi’ esponenti della vecchia Alleanza Nazionale come Donato Lamorte, Francesco Proietti, Angela Napoli, Silvano Moffa, Riccardo Migliori, Mirko Tremaglia, Basilio Catanoso, Giuseppe Scalia, Antonino Lo Presti. O nuovi ‘finiani’ come Gianfranco Paglia o Fabio Granata. Alla Camera già così si supera il numero di venti. Al Senato, per fare gruppo servono dieci senatori. E come ‘finiani’ possono essere reclutati Pasquale Viespoli, Filippo Berselli, Luigi Ramponi, Pierfrancesco Gamba, Laura Allegrini, Antonino Caruso, Giuseppe Valentino, Mario Baldassarri, Domenico Gramazio, Domenico Benedetti Valentini, Vincenzo Nespoli. Anche al Senato la soglia dei dieci è superata.
Ore 19,25 PDL:RISPOSTA NON DA PREMIER MA DA FINI LA PROSSIMA SETTIMANA Le stesse fonti della maggioranza che hanno smentito che il premier abbia mai invitato Fini a lasciare la presidenza della Camera, fanno presente che “rischia di essere capovolta la situazione. Il presidente Berlusconi ed il popolo della libertà non debbono dare nessuna risposta a nessun quesito e a nessun problema e sottolineano che è il presidente Fini che si è riservato di dare una risposta la prossima settimana”.
Ore 19,10 SCHIFANI, SE MAGGIORANZA SI DIVIDE SI TORNA A VOTO “Quando una maggioranza si divide non resta che dare la parola agli elettori”. Lo ha detto il presidente del Senato Renato Schifani.
Ore 19,05 PDL: BOCCHINO, CRISI DI GOVERNO? DA ESCLLUDERE “Escludo categoricamente che possa esserci una crisi di governo”. Risponde così Italo Bocchino, vice capogruppo del Pdl alla Camera, conversando con i cronisti fuori Montecitorio e rispondendo a chi gli chiede se ci possono essere ricadute sull’esecutivo. Non è possibile che il co-fondatore e il co-leader del Pdl apprenda per ultimo di una bozza di riforma presentata in una cena tra canti e festeggiamenti per il figlio di Bossi e per Cota. Non è questo il metodo per costruire un grande partito”.
Ore 19,03 PDL: BOCCHINO,GRUPPI AUTONOMI? SI’ SE RISPOSTE NEGATIVE “I gruppi autonomi possono esserci nel caso in cui arrivassero risposte negative ai problemi posti”. Lo afferma il vice capogruppo del Pdl, Italo Bocchino, conversando con i cronisti fuori Montecitorio.
Ore 19,00 PDL:BERLUSCONI MAI INVITATO FINI LASCIARE PRESIDENZA CAMERA Sempre fonti della maggioranza riferiscono che il presidente Berlusconi non ha mai invitato il presidente Fini a lasciare la presidenza della Camera.
Ore 18,52 FINI,HO PARLATO CHIARO, ATTENDO VALUTAZIONI BERLUSCONI Ora Berlusconi “ha il diritto di esaminare la situazione ed io avverto il dovere di attendere serenamente le sue valutazioni”. E’ quanto afferma il presidente della Camera Gianfranco Fini in una nota diffusa dopo il suo colloquio a Montecitorio con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. (ANSA)
Ore 18,45 FINI,BERLUSCONI DEVE GOVERNARE PER INTERA LEGISLATURA “Berlusconi deve governare fino al termine della legislatura perché così hanno voluto gli italiani. Il Pdl, che ho contribuito a fondare, è lo strumento essenziale perché ciò avvenga. Pertanto il Pdl va rafforzato, non certo indebolito. Ciò significa scelte organizzative ma soprattutto ciò presuppone che il Pdl abbia piena coscienza di essere un grande partito nazionale, attento alla coesione sociale dell’intero Paese, capace di dare risposte convincenti ai bisogni economici del mondo del lavoro e delle famiglie, garante della legalità e dei diritti civili, motore di riforme istituzionali equilibrate e quanto più possibile condivise. Ho rappresentato tutto ciò al Presidente Berlusconi”. E’ quanto afferma Gianfranco Fini dopo il colloquio con Silvio Berlusconi.
Ore 17,00 Berlusconi a Fini: “Se fai gruppi autonomi lasci la presidenza della Camera” Rifletti bene su questa decisione di dar vita a gruppi autonomi perché se lo farai l’inevitabile conseguenza dovrebbe essere quella di dover lasciare la presidenza della Camera. Silvio Berlusconi, a quanto riferiscono fonti della maggioranza, avrebbe replicato così al presidente della Camera, Gianfranco Fini, che nel corso del pranzo a Montecitorio avrebbe ventilato l’ipotesi di dar vita a gruppi autonomi. All’avvertimento del cavaliere, stando alle stesse fonti, Fini si sarebbe riservato di comunicare una decisione entro la prossima settimana.
Ore 16,00 Fini: “Sono pronto a formare un gruppo autonomo in Parlamento” Il presidente della Camera Fini a seguito dell’incontro di stasera con il presidente del Consiglio Berlusconi si sarebbe detto pronto a costituire suoi gruppi autonomi in Parlamento, e avrebbe accusato governo e Pdl di andare a traino della Lega. Lo riferiscono fonti della maggioranza. Il premier Berlusconi – rendono noto le stesse fonti – avrebbe chiesto 48 ore di riflessione.
