
Lo scudo fiscale potrebbe essere considerata l’ennesima legge ad personam di Silvio Berlusconi. In un articolo pubblicato su Repubblica il 24 novembre, Giuseppe D’Avanzo avanzava l’ipotesi che la misura poteva andare a vantaggio del Cavaliere. Il 25 novembre Libero spiega che la legge potrebbe servire a “sistemare l’asse ereditario” del premier.
Il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro, vede nella posizione di Repubblica un suggerimento indirizzato a Veronica Lario sulla linea da seguire nella causa di separazione dal presidente del Consiglio. Secondo Libero la vicenda da prendere ad esempio è la battaglia per l’eredità scatenatasi all’interno della famiglia Agnelli.
Infatti non si può usufruire dello scudo fiscale nel caso in cui ci siano dei procedimenti in corso, naturalmente se sono relativi ai capitali in questione: questo potrebbe impedire agli eredi di accedere al patrimonio dell’Avvocato Agnelli, patrimonio sul quale è in corso un’inchiesta per evasione fiscale. Proprio questo motivo ha spinto Margherita Agnelli a rivelare l’esistenza di capitali “nascosti” all’estero.
Il procedimento di separazione tra Berlusconi e la Lario, invece, è ancora fermo alla fase iniziale. A questo punto, suppone sempre Libero, se Veronica fosse a conoscenza di eventuali capitali off-shore depositati all’estero, l’ex moglie del Cavaliere potrebbe fare una “soffiata” al Fisco italiano: l’obiettivo è quello di ottenere una ripartizione ereditaria del patrimonio (eventualmente) depositato all’estero a favore dei suoi tre figli Barbara, Eleonora e Luigi, a discapito di Piersilvio e Marina, figli “di primo letto” del premier.
