
ROMA – La riforma della scuola, giĆ contestata in piazza e in Parlamento dall’opposizione, arriva in Commissione Istruzione e Cultura del Senato. Ma secondoĀ Luigi Zanda, presidente dei senatori Pd, nonĀ vannoĀ accolte richieste di sostituzione di membri.
La puntualizzazione del capogruppo arriva in risposta a Loredana De Petris, senatrice del Gruppo Misto che aveva chiesto che in Commissione arrivasse, dalla Giustizia, la ex M5S Maria Mussini. Una richiesta respinta dal presidente del Senato Piero Grasso.
Se la richiesta di De Petris fosse passata, osserva Zanda, sarebbe cambiata la composizione della Commissione e l’equilibrio maggioranza-opposizione che per regolamento deve riflettereĀ quello del Parlamento:
“La questione ha evidentissimi e precisi riflessi politici – ha detto Zanda -. L’obiettivo della senatrice De Petris ĆØ rovesciare i rapporti tra maggioranza e opposizione nella VII commissione. Ć l’unica ragione che può spiegare la richiesta dello spostamento di un componente nella Commissione cultura e istruzione nella notte che precede la votazione sull’acquisizione del calendario sulla riforma della scuola”.
“Il buon funzionamento del Parlamento si fonda su pochi pilastri. Innanzitutto sull’osservanza puntuale dei regolamenti senza la quale il Parlamento non solo non può lavorare ma nemmeno sopravvivere. C’ĆØ poi il rispetto del ruolo del Presidente del Senato, l’arbitro dei nostri lavori al Senato. CosƬ come il presidente della Camera ĆØ l’arbitro dei lavori della Camera. Infine i lavori di qualsiasi Parlamento possono svolgersi regolarmente solo se la maggioranza nelle commissioni coincide con quella dell’Aula. Se cosƬ non fosse, il parlamento non avrebbe possibilitĆ di decidere e di legiferare democraticamente. In una democrazia che voglia essere tale, la vita democratica di ogni assemblea non può che essere regolata dal principio di maggioranza”.
