Scuola, contratto nazionale 2019: presidi non potranno più chiamare docenti (foto d'archivio Ansa)
ROMA – I presidi non potranno più chiamare direttamente i prof nella propria scuola: i docenti che presenteranno la domanda di trasferimento o di passaggio (di cattedra o di ruolo) potranno esprimere 15 preferenze e coloro che otterranno il trasferimento o il passaggio acquisiranno la titolarità sulla sede di destinazione. Viene così cancellato l’ambito territoriale da cui il preside poteva richiamare i docenti. Queste le novità più importanti del nuovo accordo sul contratto nazionale 2019 (validità quattro anni) che cancella gli algoritmi per la scelta delle destinazioni degli insegnanti in trasferta provando a restituire continuità didattica a una scuola italiana.
Il nuovo contratto prevede dunque la disapplicazione degli ambiti e la chiamata diretta al fine di conformarsi preventivamente alle disposizioni in tal senso previste dal disegno di legge di bilancio attualmente all’esame del Senato. L’accordo di massima è stato raggiunto al ministero di viale Trastevere tra la Gilda, i rappresentanti dell’amministrazione scolastica e delle organizzazioni sindacali firmatarie del contratto di lavoro. L’intesa è stata raggiunta – si legge in una nota del sindacato – per permettere al ministero dell’Istruzione di rispettare la tempistica delle operazioni propedeutiche all’ordinato avvio del prossimo anno scolastico. Al fine di adeguare le disposizioni contenute del testo negoziale alle innovazioni che saranno introdotte con la nuova legge di bilancio, la firma dell’ipotesi di contratto avverra’ nei prossimi giorni. La Gilda ha rifiutato di firmare il contratto sulla mobilita’ per 4 anni di seguito, perche’ conteneva le disposizioni di attuazione del sistema degli ambiti e della chiamata diretta previsti dalla legge 107/2015. Quest’anno, invece, ha dato l’ok all’accordo perche’ il governo ha deciso di cancellare gli ambiti e la chiamata diretta ripristinando il diritto alla titolarita’ della sede per tutti i docenti.
Ecco le novita’ piu’ importanti contenute nella bozza di ipotesi di contratto.
Gli uffici compileranno una graduatoria con gli aventi titolo, graduati secondo il servizio specifico prestato nei licei musicali. Fermo restando il diritto di graduatoria, se tra gli aventi titolo risulteranno docenti nei confronti dei quali potra’ essere disposta la conferma nel liceo di attuale servizio, gli aventi diritto saranno confermati con priorita’. Dopo di che saranno effettuati i trasferimenti. Sulle sedi residue saranno effettuati gli ulteriori passaggi degli aventi titolo (che non avranno ottenuto la conferma) presenti in graduatoria fino alla concorrenza del 50% dei posti accantonati per la mobilita’ professionale. Se rimarranno altri posti, saranno assegnati in sede di mobilita’ interprovinciale. – Blocco triennale solo se il trasferimento e’ su scuola o distretto subcomunale. Il blocco triennale sulla sede di destinazione in caso di accoglimento della domanda di trasferimento o passaggio operera’ solo nel caso in cui il docente dovesse ottenere un’istituzione scolastica per effetto della soddisfazione di una preferenza puntuale su scuola o, nelle citta’ metropolitane, di una preferenza relativa a distretto sub-comunale.