Ai precari della scuola va “massima solidarietà” ma “nessun Governo è in grado di assorbire 200 mila precari, prioritario è non crearne altri”. Il ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini ha spiegato così la situazione degli oltre 200 mila docenti senza cattedra e senza stipendio che stanno protestando in tutta Italia, dal Nord al Sud.
Nell’introdurre le novità dell’anno scolastico che sta per cominciare, la Gelmini ha anche sottolineato che da quest’anno, gli studenti che avranno “collezionato” più di 50 assenze saranno bocciati senza appello (il precedente limite era di 60 giorni).
E’ in arrivo anche la progressione in carriera degli insegnanti basata sul merito: “Abbiamo aperto un tavolo con i sindacati. In Europa solo Italia e Grecia non hanno un avanzamento per merito nella carriera degli insegnanti”. Bisogna, per la Gelmini, “superare l’egualitarismo e investire sulla qualità”.
Parlando delle proteste dei precari, il ministro ha invitato “le forze politiche” a “non strumentalizzane il disagio”: d’altronde, ha spiegato, “la loro situazione è dovuta alla politica dei precedenti governi”. La Gelmini ha invece voluto precisare che l’attuale governo ha cercato di porre rimedio alla situazione mediante il cosiddetto decreto salva-precari.
Poi la Gelmini ha smentito che sia diminuito il numero di insegnanti di sostegno: ”Abbiamo incrementato gli insegnati di sostegno di 2.700 unità perché non devono mancare laddove ce n’è effettivo bisogno”.
La Gelmini si è infine detta ”contraria all’abolizione dei test” per l’accesso alle facoltà a numero chiuso: ”Ci sono margini di miglioramento, seppur limitati”. Ricordando che un tavolo tecnico al ministero sta lavorando per rivedere i test, il ministro ha detto che ”la soluzione non è comunque nel far pesare di più il voto della Maturità”.