
ROMA – Nessuna “deportazione” di prof da una parte all’altra dell’Italia, anzi. E 38mila insegnanti giĆ assunti. Il governo, tramite il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, dĆ alcuni numeri sulle assunzioni nella scuola. Dai numeri di Giannini emerge una “deportazione immaginaria”: sono circa 7mila infatti coloro che per lavoro si sposteranno da una cittĆ all’altra, un numero in linea con gli anni passati. Ma con una sostanziale differenza: fino all’anno scorso si spostavano da precari, ora da assunti.
Il ministro ha aggiunto che “ad oggi abbiamo assunto 38mila insegnanti: 29mila ad agosto e 9mila stanotte. Sono 10mila insegnanti in più nella scuola italiana”. E “su questi 38mila, 31mila rimarranno a casa loro senza doversi trasferire in altre province. Fra coloro che si sposteranno – ha aggiunto Giannini – duemila vedranno una mobilitĆ ridotta, nel senso che lo spostamento sarĆ fra due province vicine. Rispetto all’anno scorso – ha concluso – coloro che si spostano lo fanno per un posto fisso”.
“Complessivamente la mobilitĆ su 100.000 assunzioni ĆØ tra il 10 e il 15%. Un dato fisiologico – ha fatto notare il ministro Giannini – in un Paese molto lungo e con un forte squilibrio di posti” ha fatto notare il ministro Giannini ribadendo che il fatto che ci siano più posti a Nord, soprattutto per certe discipline, e più insegnanti abilitati al Sud in alcune materie “ĆØ un dato ineludibile”.
“Poi – ha continuato Giannini – ci sarĆ un secondo blocco di assunzioni, per 55mila posti, giuridicamente effettuate entro settembre, ma che saranno effettivamente in classe entro novembre. Questo secondo blocco di assunzioni – ha precisato – riguarda il cosiddetto organico del potenziamento. Saranno assunzioni che deriveranno dal fabbisogno che le scuole ci comunicheranno tra la fine di settembre e inizio ottobre. Saranno quindi basate su quelle che sono le esigenze tematiche delle scuole”. Per loro la mobilitĆ sarĆ ridottissima, secondo il ministro, intorno al 5-6%.
