
ROMA – La riforma della scuola รจ stata rinviata. Niente di fatto il 3 marzo per il premier Matteo Renzi e il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini. “Le assunzioni non slitteranno”, rassicura il premier Renzi, mentre i sindacati dei professori continuano a chiedere che il governo avanzi un decreto legislativo d’urgenza e non un disegno di legge.
Dopo una giornata di intense discussioni il premier e il ministro Giannini hanno rinviato la discussione del disegno di legge per la Buona Scuolaย al prossimo consiglio dei ministri del 10 marzo. Renzi ha detto:
“Trovo surreale il dibattito di queste ore sulla scuola: se รจ un decreto o un disegno di legge.ย Lo strumento da utilizzare dipende dalla situazione politica e dalle caratteristiche di necessitร e urgenza.ย Non cโรจ nessun rischio che slittino le procedure di assunzione degli insegnanti previste per il 1 ยฐ settembre 2015 ,ย ma noi facciamo una proposta al Parlamento: ci sono le condizioni perchรฉ il Parlamento in un tempo sufficiente ma non biblico possa legiferare senza dover utilizzare strumenti dโurgenza. Passiamo la palla al Parlamento”.
Nonostante il momento difficile, il premier non ha rinunciato a scherzare spiegando che le graduatorie dei docenti “non devono diventare a esaurimento nervoso” e ha rassicurato:
“Non c’รจ alcun rischio che slittino le assunzioni.ย Non abbiamo semplicemente da assumere delle persone ma da cambiare un modello educativo e di relazione. C’รจ una grande scommessa, investire sulla scuola come strumento di crescita del paese”.
Il premier ha poi ribadito che le coperture per il disegno di legge non mancano e chiede alle Camere di non legiferare in “tempi biblici”:
“Sostenere che non ci siano i denari per le assunzioni nella scuola รจ impossibile. Ciย sono le coperture sia per quest’anno (un miliardo) sia a regime (3 miliardi nel 2016). Ci sono le condizioni perchรฉ il Parlamento possa legiferare, in tempo non sufficiente ma non biblico, possa legiferare senza la necessitร di strumenti di urgenza”.
Anche il ministro Giannini รจ intervenuto spiegando che l’obiettivo del governo รจ quello di creare una “autonomia scolastica”:
“Per cambiare la scuola bisogna partire da un progetto educativo, potenziando lโautonomia. Una scuola che dia competenze linguistiche (inglese in modalitร Clil dalla primaria), musica, arte, educazione motoria con insegnati specialisti.ย Si passa a un sistema di valutazione degli insegnanti innovativo e rivoluzionario per il Paese che finora ha visto la progressione di carriera legata solo allโanzianitร ”.
Inoltre, sottolinea la Giannini, potrebbero esserci anche agevolazioni e nuove misure fiscali:
“Ci sono delle misure fiscali, sulle quali dobbiamo prendere una decisione, che sono molto interessanti e innovative. In particolare la detrazione per le famiglie di alunni di scuole paritarie”.
Il ministro dell’Istruzione ha poi ribadito che le assunzioni ci saranno, confermando quanto detto dal premier:
“Per noile assunzioni sono una prioritร e una urgenza. Quindi sarร uno strumento che consenta di ottenere questo risultato”.
Intanto i sindacati e i precari non dormono certo sonni tranquilli, spiegaย Marco Paolo Nigi,ย segretario generale dello Snals-Confsal, parlando di emergenza come la Gilda e della necessitร di rassicurazioni per i precari:
“Non dovrebbe essere consentito a nessuno di alimentare speranze e vanificarle”.
