ROMA – Il federalismo municipale, una delle “tappe” del complessivo federalismo fiscale, ha ottenuto un primo via libera dopo una fase di stallo iniziata ai primi di febbraio. Il Senato ha approvato la risoluzione della maggioranza con 157 sì, 124 no e 2 astenuti. La proposta, a firma Gasparri e Bricolo, approva i contenuti della comunicazione svolta ieri in aula dal ministro per la Semplificazione normativa, Roberto Calderoli.
Il ministro aveva detto: “I Comuni attendono da tempo il federalismo municipale e ne hanno bisogno. Il termine del 31 dicembre scorso è già stato prorogato al 31 marzo ma è chiaro che ulteriori proroghe benchè giuridicamente fattibili devono essere evitate. Dare ai Comuni certezze su risorse e tempi è un esercizio di responsabilità da parte del Parlamento”.
L’iter del federalismo municipale è stato piuttosto accidentato. Il 3 febbraio scorso la Commissione bicamerale sul federalismo si era espressa con un voto di 15 a 15. Un pareggio che la maggioranza ha di fatto forzato, approvando il testo con un decreto legislativo durante un Consiglio dei ministri convocato d’urgenza. Ma tutto è stato fermato dal presidente Napilitano, che non ha firmato il decreto.
Ora la relazione di maggioranza approvata manda avanti la macchina del federalismo, tanto che questo passo ha fatto esultare il ministro Umberto Bossi. A chi gli chiedeva se si sentisse il provvedimento in tasca lui annuiva soddisfatto, fuori dall’Aula del Senato.