ROMA, 9 SET – ”E’ difficilissimo” governare e ”trovarsi a fare i conti con tutte le difficolta”’ ereditate dal passato, ”in un sistema che non da’ alcun potere” al presidente del Consiglio e al governo.
”Ho sentito in questi anni un senso di impotenza drammatico”. Cosi’ il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel suo intervento ad Atreju alla festa dei giovani del Pdl.
Durante il lavoro di elaborazione delle leggi ”dobbiamo naturalmente tenere presenti i suggerimenti del Quirinale”, ha affermato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi parlando dal palco di Atreju e spiegando il percorso per arrivare a promulgare le leggi. ”Il governo – aggiunge – non ha nessun potere. Puo’ solo suggerire al Parlamento dei disegni di legge o fare decreti che poi il Parlamento puo’ modificare e che se non approvati decadono dopo 60 giorni”.
Spiegando che l’iter di una legge deve passare da entrambe le Camere il premier sottolinea poi che una volta uscita dal Parlamento una legge ”se non piace in qualche particolare al Quirinale deve tornare alle Camere che la devono rivotare’.’
