Il secondo uomo รจ Crescenzio Sepe, Cardinale. In una surreale conferenza stampa, spacciata da tutti noi a noi stessi come normale, l’alto prelato spiega e racconta come mai, in tutta regolaritร e normalitร per caritร , assegnava, piรน o meno gratis, case del Vaticano a ministri e capi della Protezione Civile. E come si faceva assegnare fondi dello Stato italiano per restaurare proprietร immobiliari della Chiesa cattolica. Spiegava il Cardinale che era tutto in regola, tutto legale. Si diceva “sereno” come chi ha sempre tenuto la stessa condotta, da sempre. Non era sfiorato dal dubbio che tale attivitร , legalissima per caritร , non fosse proprio la normalitร per un Cardinale. Farsi assistere come consulenti da funzionari e magistrati pubblici per favorire Bertolaso o Lunardi o altri era ed รจ per Sepe la normalitร . E normale gli รจ sembrato anche far capire a muso abbastanza duro a chi in Vaticano ha alzato qualche mormorio, che questa era la normalitร accettata e sottoscritta dal Vaticano stesso. Sepe ha detto in sostanza: sono in buoni rapporti con il Papa e Berlusconi, attenti dunque a toccarmi. Quindi ha raccontato la sua sofferenza di questi giorni, il fastidio che gli viene da queste chiacchiere, come una sofferenza “cristiana”. In maniera sublime ha chiuso il cerchio tra sacro e profano. Il Cardinale Sepe ci ha cosรฌ spiegato e raccontato qual รจ l’etica della responsabilitร : “Ho fatto tutto sempre nell’interesse della Chiesa”. E tanto basta e deve bastare.
Il terzo uomo รจ Aldo Brancher. Nominato ministro alla “Attuazione del federalismo” secondo Berlusconi. Dizione poi corretta da Bossi in “Ministro del Decentramento”. Sono passati giorni dalla nomina ma nessuno sa, nessuno ha detto perchรจ e per cosa sia diventato ministro. Nessuno nel governo e nella maggioranza. Da giorni se lo chiedono i giornali, ultimo e con nettezza il “Corriere della Sera” che ha pregato il governo di disssipare il sospetto, sospetto per caritร , che sia diventato ministro per poter usufruire del “legittimo impedimento” ad essere processato per i suoi guai giudiziari. Sospetto, forse calunnia. Di certo in Italia un ministro puรฒ essere nominato tale nel silenzio ufficiale sulle sue mansioni e attribuzioni. Aldo Brancher ministro ci spiega e racconta cosa รจ la trasparenza del potere al tempo degli uomini che “risolvono”.
E gli altri, i non Brancher, i non Sepe, i non Tancredi? Sono tutti in lotta. I sindaci di destra e di sinistra listati a lutto. I governatori delle Regioni di destra e di sinistra sulla barricata. I medici, i farmacisti, gli attori, gli insegnanti, gli autoferrotranvieri, i pescatori, gli allevatori, i ministeriali…Tutti, proprio tutti in lotta contro la manovra che tutti proprio tutti giurano sia necessaria, anzi indispensabile, ci mancherebbe altro. Alla condizione perรฒ che quei 26 miliardi in due anni li cacci fuori qualcun altro. Questo รจ il paese e infatti ben lo rappresentano i suoi rappresentanti: 2000 e passa emendamenti alla manovra, piรน della metร firmati dai parlamentari dei partiti di governo. Un solo grido di popolo e di palazzo si leva dal paese, “padano” o “terrone” che sia: che nessuno diminuisca il traffico e i convogli nella grande rete che smista i soldi pubblici. Tredicimila sono le “stazioni di appalto”, centomila quelle di spesa. E tutte benedette, sacrosante e presidiate.
