Confusione, tafferugli, scambi di insulti e minacce tra il pubblico sedati soltanto dall’intervento della Polizia Municipale.
La tarda serata di lunedì 5 ottobre a Sesto San Giovanni in provincia di Milano ha visto andare in scena momenti di tensione durante la seduta del Consiglio comunale dove era in discussione una mozione del Pdl che proponeva di promuovere un referendum cittadino sull’ubicazione della sede del Centro Islamico e della moschea della cittadina alle porte di Milano.
La mozione, secondo la cronaca riportata dal quotidiano on-line della città Sestonotizie.it «non è passata. La maggioranza di centrosinistra, con il sindaco Giorgio Oldrini in testa, si è detta infatti contraria al referendum che quindi non si farà . Ma ancor prima del voto, dalla tribuna del pubblico volavano insulti e frasi offensive tra i cittadini di parere contrapposto che affollavano l’aula. Il clima diventava surriscaldato al punto che era necessario l’intervento degli agenti delle forze dell’ordine per evitare che la situazione trascendesse ulteriormente e i lavori dell’aula potessero riprendere regolarmente».
La moschea verrà fatta in via Vittorio Veneto ma spiega il sindaco Ordini «dobbiamo fare di tutto perché il Centro islamico apra solo dopo aver avuto tutti i permessi necessari da parte di Asl e Vigili del Fuoco e che gli abitanti di via Vittorio Veneto siano tutelati rispetto ai possibili disagi. Un primo passo in questa direzione sarà riservare ai residenti i posti auto presenti sulla via, mentre per il 13 ottobre è già stata convocata un’assemblea con i residenti».