Alan Friedman, la frase sessista su Melania Trump fa arrabbiare anche Sgarbi: "Censurarlo come per Corona" (foto d'archivio Ansa)
A spasso per Sulmona con alcuni fan, senza mascherina. Vittorio Sgarbi torna a far parlare di sé: dopo essersi fatto portare via di peso dall’Aula di Montecitorio per essersi rifiutato di indossare correttamente la mascherina, il critico d’arte si è scontrato anche con il sindaco di Sulmona Annamaria Casini.
Il riferimento è alla visita a sorpresa di Sgarbi, con alcuni fan, in corso Ovidio, accompagnato dall’amico e artista pratolano Silvio Formichetti.
La passeggiata è stata immortalata proprio nelle foto postate su Fb da Formichetti. Tanto da scatenare la reazione del sindaco che parla di “un affronto per la città” e giudica “grave ostentare trasgressione invece di dare l’esempio”, ha detto Casini. Ma Sgarbi, risentito, ha risposto annunciando le sue dimissioni da presidente del Premio Sulmona di arte contemporanea.
“La sequela di falsità, banalità e moralismi da maestrina del sindaco di Sulmona, tale Annamaria Casini, sono l’esempio più eclatante di come ormai questo virus venga utilizzato come strumento di lotta politica e, nel caso di Sulmona, come espediente per ottenere un briciolo di visibilità”, accusa Sgarbi.
“È singolare – prosegue – come il sindaco non sappia che l’obbligo, introdotto dall’ultimo Dpcm, d’indossare le mascherine all’aperto vale a eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento…”.
“Nello specifico con me ci stavano due persone, una peraltro con la mascherina, e l’altra, il pittore Silvio Formichetti, a debita distanza. Erano circa le 21 e non c’erano altre persone: il deserto più totale in una città fantasma”.
“Io non debbo ostentare nulla – conclude – Indosso la mascherina nei luoghi chiusi e in quelli all’aperto dove ci sono altre persone; ma da solo, all’aperto, con altre due persone a debita distanza, non ha senso”, sostiene Sgarbi. (Fonte: Ansa).