Si’ dell’Aula della Camera alle mozioni sulle risorse destinate al settore della Difesa. Bocciato il documento del Pd e una parte di quello dell’Idv. I testi approvati impegnano il governo, tra l’altro ”a garantire che lo strumento militare, nel suo complesso, continui a disporre delle capacità necessarie per l’assolvimento dei compiti istituzionali; a dare la piena disponibilità per un approfondito confronto in sede parlamentare sulle linee guida del nuovo modello di difesa; a procedere, tramite opportune iniziative anche di carattere normativo, verso un riassetto ed una riorganizzazione estesa a tutti i settori delle Forze armate, coerentemente con gli obiettivi assegnati allo strumento militare e con le disponibilità di bilancio, al fine di generare economie di scala e un ulteriore efficientamento; a sostenere il reclutamento, destinando adeguate risorse per accelerare l’attuazione del modello professionale, al fine di pervenire ad un ottimale bilanciamento della configurazione organica e prevenire l’invecchiamento del personale militare”.
Il governo è poi impegnato ”a porre particolare attenzione alla tutela della condizione del personale militare, anche attraverso appropriate iniziative nel settore alloggiativo ed interventi di riordino sulle carriere che eliminino le sperequazioni di status ancora esistenti; ad assicurare adeguati livelli di alimentazione finanziaria delle spese di esercizio, anche attraverso la revisione delle voci del bilancio della difesa classificate rimodulabili, al fine di preservare le risorse necessarie per le esigenze connesse con la prontezza e l’efficienza peculiari dello strumento militare; a confermare adeguati livelli di finanziamento al settore investimento della difesa, al fine di sviluppare le attività di ammodernamento e rinnovamento dello strumento militare, contribuendo a creare le condizioni per la crescita e la competitività, anche in ambito internazionale, dei settori industriali avanzati, essenziali per lo sviluppo economico del Paese; a porre in essere, nell’ambito dei processi di acquisizione dei sistemi d’arma, delle opere e dei mezzi direttamente destinati alla difesa, un’attenta attività di pianificazione, sia per soddisfare le esigenze urgenti, quali, per esempio, quelle correlate alla protezione e alla sicurezza del personale impiegato nei teatri operativi, sia per assicurare uno sviluppo capacitivo dello strumento militare coerente con le prevedibili esigenze future; a sviluppare il piano di trasformazione ed efficientamento coerentemente con il processo in corso nell’Alleanza atlantica e con l’obiettivo di una politica comune di sicurezza e difesa nell’ambito dell’Ue”.
