Sky, dibattito primarie: le pagelle di Bersani, Puppato, Renzi, Tabacci, Vendola

Sky, dibattito primarie: le pagelle di Bersani, Puppato, Renzi, Tabacci, Vendola

ROMA – Le pagelle del dibattito su Sky fra i cinque candidati delle primarie del centrosinistra: Pier Luigi Bersani, Laura Puppato, Matteo Renzi, Bruno Tabacci, Nichi Vendola. La location, il teatro Luna di Assago dove si girano le puntate di X-Factor, e la particolare formula del dibattito, con i 90 secondi a risposta, hanno invitato a nozze i giornalisti: il giorno dopo è un fiorire di voti, come neanche a Sanremo o dopo un derby.

Pier Luigi BersaniPierluigi Battista (6): “Non un sorriso, battute al minimo. Tono ecumenico”. Aldo Grasso (6): “È preda dei condizionali […] sembra teso ma forse è solo senso di superiorità […] Annaspa all’inizio, ma cresce via via come un diesel”. Renato Mannheimer (8): “Molto efficace. Tranquillo e pacato”. Francesco Piccolo (7): “Sembra che abbia un solo vestito […] Affida tutta l’emotività alla sintassi […] Il più lucido e il più affidabile”.

Carlo Freccero (8): “‘Rifiuta’ il problema della comunicazione: ha concluso il suo intervento chiedendo di essere creduto, non di piacere”. Annamaria Testa (8): “Un pelo sottotono dal punto di vista espressivo ma con argomenti solidi e buona leadership”. Alessandro Amadori (7,5): “Impostazione un po’ classica, ciceroniana, logica e razionale […] autoritario […] autentico”. Punteggio totale 50,5. Media 7,2.

Laura Puppato – Pierluigi Battista (5): “Molto didascalica, il mondo diviso in due: il male e il bene. Le grandi ricchezze le fanno orrore”. Aldo Grasso (5): “Concreta ma sembra fuori dai giochi […] Non sa stare nei tempi”. Renato Mannheimer (6): “Linguaggio corretto ma non sempre coinvolgente”. Francesco Piccolo (6): “Parla con durezza. Non dice mai cose inesatte, ma non è mai convincente”.

Carlo Freccero (8): “Si è posta come una elettrice comune di fronte agli altri considerati leader”. Annamaria Testa (7): “Ha poca esperienza televisiva […] Spesso fuori tempo […] Deve conquistare sicurezza e istinto”. Alessandro Amadori (6+) “È leader, e si vede. Ma più di provincia”. Punteggio totale 43Media 6,1.

Matteo Renzi – Pierluigi Battista (7): “Inglese, Internet, sms. Spiritoso con Marchionne. […] Sorride, è molto mobile. Interloquisce con Vendola, l’altra polarità, per annullare l’impatto di Bersani”. Aldo Grasso (7): “Meno hipster del solito […] Recita un po’ troppo […] sguazza nel format, per cui in fondo si prepara ormai da anni”. Renato Mannheimer (8): “Ottimo come sempre. Capace di sostenere il dibattito e di differenziarsi dagli altri”. Francesco Piccolo (7): “Sfrontato. Si capisce che era il sogno della sua vita, il confronto all’americana. È felice come un bambino di stare lì”.

Carlo Freccero (8): “Meglio degli altri ha ‘recitrato’ come se fosse a X-Factor”. Annamaria Testa (8): “Grande presenza televisiva, grande ritmo e senso dei tempi […] Poca leadership tuttavia: fa un po’ il Pierino e gioca sull’anagrafe”. Alessandro Amadori (8) “Molto americano. Perfetto nei tempi […] scuola cabarettista affabulatoria toscana”. Punteggio totale 53Media 7,5.

Bruno Tabacci – Pierluigi Battista (6): “Impettito […] è il meno conosciuto […] perciò ha detto “io” più volte di altri […] L’attacco molto duro contro Renzi, competitore numero 1 nell’area moderata”. Aldo Grasso (5): “Con proprietà ma con scarsa fantasia. Ha l’aria di chi è fuori posto”. Renato Mannheimer (7): “Sorriso talvolta accattivante […] Si vede l’esperienza”. Francesco Piccolo (6): “Ha la facilità di linguaggio di chi sa che non deve vincere […] Il più disinvolto”.

Carlo Freccero (7): “È stato molto svantaggiato dall’essere vissuto come figura di un politico tradizionale”. Annamaria Testa (6): “Sicuro di sé […] Visto da sinistra, è il centrista democratico simpatico e intelligente”. Alessandro Amadori (6,5): “Profilo da primo della classe. Simpatico, divertente e brillante”. Punteggio totale 43,5. Media 6,2.

Nichi Vendola – Pierluigi Battista (7): “Di lotta e di governo […] Contiene al massimo le formule della narrazione [..] I tempi gli stanno stretti”. Aldo Grasso (7): “Il più elegante e stylish […] Il più capace di scaldare il pubblico […] I tempi stretti uccidono la sua oratoria barocca […] Sui contenuti è sempre troppo demagogico”. Renato Mannheimer (7): “Solito look buono. Talvolta travolto dal sudore dovuto ai riflettori […] Persuasivo per il suo elettorato”. Francesco Piccolo (5): “Una giacca da prima alla Scala, luccicante. Ma il sudore luccica un po’ di più. È il più insicuro […] È retorico al di là del perdonabile”

Carlo Freccero (8): “La mozione degli affetti. La sua formula più indovinata è stata contrapporre la politica al fiscal compact”. Annamaria Testa (7): “Molto sfavorito dal format […] troppo astratto, troppo lirico, troppo complesso”. Alessandro Amadori (6,5): “Talento sprecato. Ieri è sembrato un po’ teso, forzato, esprimeva disagio, sudato”. Punteggio totale 47,5. Media 6,8.

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