I sindaci della provincia di Milano sconfessano Letizia Moratti: solo due comuni del milanese, Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo, entrambi guidati da giunte di centrosinistra, hanno infatti deciso di aderire al blocco totale del traffico per domenica prossima, 28 febbraio, stabilito la settimana scorsa dal sindaco di Milano in accordo con il presidente dell’Anci. Tutti gli altri 132 comuni della provincia di Milano, molti guidati da sindaci del Pdl, non aderiranno al blocco. La linea comune emersa dall’incontro che si è tenuto alla provincia di Milano è stata dunque quella del no.
Tra i più critici nei confronti del sindaco di Milano, lo stesso Giovanni De Nicola, assessore alla mobilità della provincia di Milano, che punta il dito sulle troppe deroghe concesse per le sfilate della settimana della moda: «Il blocco – ha detto – non serve, a meno che scompaia la parola deroga, abbiamo registrato un forte mal di pancia nei comuni dell’hinterland, soprattutto perché in questi comuni i trasporti locali sono praticamente inesistenti e bloccare il traffico significa bloccare la libertà di spostamento della gente. Ovviamente il blocco non crea danni ambientali, non sono contrario ma – ha ribadito l’assessore di Palazzo Isimbardi precisando di parlare a titolo personale – devono sparire le deroghe».
Sulla stessa linea Graziano Musella (Pdl), sindaco di Segrate: «Per noi dell’hinterland bloccare il traffico è un problema. Abbiamo pochi mezzi pubblici e il blocco limiterebbe la libertà di spostamento dei cittadini. Bisognerebbe trovare un giusto punto di equilibrio». Critico nei confronti dell’iniziativa anche Lorenzo Vitali, sindaco di Legnano, l’unico comune che in occasione dell’ultimo blocco aveva seguito la linea della Moratti. Questa volta, invece, «non bloccheremo il traffico perché non ci sono i presupposti. Con le piogge di questi giorni i livelli di pm10 si sono normalizzati e le previsioni indicano perturbazioni fino al fine settimana, non ha senso adottare una misura emergenziale visto che questa volta non c’è nessuna emergenza».
