ROMA – Fallisce il progetto di Angelo Bagnasco di creare un nuovo partito “cattolico” simile al Ppe europeo: i sondaggi dicono che al popolo dei credenti non importa niente di avere un nuovo soggetto che li rappresenti. Secondo l’ultimo sondaggio dell’Ipsos commissionato dalla Fondazione Achille Grandi sempre meno cattolici ritengono necessario che esista un partito che li rappresenti: 9% contro il 22% del 2007. Dati che dicono che, anche per gli stessi cattolici, difficilmente una formazione di centro cristianamente ispirata avrebbe un qualche appeal.
Niente da fare per Bagnasco e il suo progetto nato dal congresso di Todi. Tanto che anche lui, scrive Dagospia, si è rassegnato all’evidenza dei fatti e ora dice che  “il faro a cui devono guardare i cattolici impegnati in politica è principalmente quello dei valori, quei princìpi non negoziabili che il magistero della chiesa chiede non vengano mai disattesi”. Insomma, abbandonata la mira del partito, ci si accontenta di pensare ai valori.
Tra i politici di centro, però, le manovre per creare al centro dello schieramento una nuova terza forza cattolica aperta ai laici non sono tramontate: ne è una prova un manifesto intitolato “Iniziativa per l’Italia” e promosso dai leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini e Lorenzo Cesa, dall’ex popolare del Pd Giuseppe Fioroni, dal segretario della Cisl Raffaele Bonanni e dal fondatore di Sant’Egidio nonché ministro della Cooperazione Andrea Riccardi.