Stando ai dati del sondaggio, se si votasse oggi per il rinnovo del Parlamento un eventuale partito di Fini otterrebbe in Sicilia un consenso intorno all’8%: un dato destinato ovviamente a modificarsi in base alla collocazione che Futuro e Libertà sceglierà nelle prossime settimane. Il Pdl di Berlusconi, con le sue diverse anime nell’isola, si attesterebbe al 32%, penalizzato in questo frangente dai timori dei siciliani per la crisi economica ma, soprattutto, dalla litigiosità interna al partito.
l Pd, debole nella leadership e con un’identità nell’Isola sempre più frammentata, si posizionerebbe al 22%, con l’Idv al 5,5% e Sinistra, Ecologia e Libertà al 3,5. Tendenzialmente stabile al 10% l’Udc di Casini, mentre, secondo Demopolis, l’Mpa di Lombardo, con un bacino elettorale in continua mutazione, si attesta al 15%.
Per quanto riguarda la fiducia riposta dal complesso degli elettori siciliani nei principali leader politici nazionali, secondo Demopolis, Fini con il 53% supera di due punti Berlusconi che ottiene la fiducia del 51% dei cittadini dell’Isola; in crescita Casini, al 47%, mentre più distanziati risultano Bersani (38%) e Di Pietro (37%).
Il premier mantiene tuttavia il primato della fiducia fra gli elettori di centrodestra (81%), Casini tra quelli di centro (59%), Fini tra i simpatizzanti di centrosinistra (56%), superando nell’Isola Di Pietro e Bersani.