Italiani divisi sul federalismo: oltre la metà (il 55%) pensa che il federalismo fiscale sia necessario per migliorare lo sviluppo del Paese, ma allo stesso tempo un’altra fetta importante (il 53%) è convinta che danneggerà il Sud. E’ una nazione divisa a metà, dunque, quella che emerge dai risultati principali di una ricerca sul federalismo condotta dal professor Renato Mannheimer. Lo studio è stato presentato stamani a Orvieto nel corso della prima giornata della 11/a Sessione programmatica del Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti-Regioni sul tema ”Federalismo, mercato, servizi ai cittadini”.
In base alla ricerca – realizzata dall’Ipso su commissione della Regione Umbria e condotta su un campione nazionale di 800 interventi – il 42% degli italiani si dice favorevole al federalismo, mentre un 40% e’ contrario. Per il 48%, comunque, l’attuale organizzazione territoriale ”va bene, la si deve solo far funzionare meglio”, mentre per un 46% ”occorre attribuire maggiori poteri alle Regioni dando loro piu’ autonomia”. ”In realta’ – ha spiegato Mannheimer – il sondaggio dimostra che sul problema il Paese e’ esattamente spaccato a meta’ su base territoriale, con un Sud in maggioranza convinto che il federalismo lo danneggera’ (57%) ed assai piu’ solidale rispetto al Nord, che non desidera che le risorse dei propri territori vengano ridistribuite a sostegno delle regioni piu’ povere”.
Il federalismo, comunque, non e’ in cima alla lista delle preoccupazioni degli italiani. Solo il 3% crede che sia una questione che il Governo deve affrontare, contro un 40% che ritiene primario il tema del lavoro e dell’occupazione, ma il giudizio su come il Governo sta affrontando il tema del federalismo e’ in larga parte negativo (59% delle risposte). Infine, alla domanda se gli italiani si sentono un ”popolo unico”, anche in questo caso il campione si e’ diviso: il 54% degli intervistati ritiene infatti che l’Italia sia composta da un insieme di popoli.
Concludendo la prima delle tre mattinate di lavori, il sottosegretario allo Sviluppo economico Stefano Sagli ha affermato che ”il federalismo servira’ a rimettere in moto lo sviluppo del Paese e sara’ la premessa fondamentale per ridurre tasse e debito pubblico, riattivare lavoro e occupazione e migliorare i servizi della sanita’ e la scuola, le priorita’ indicate dai cittadini intervistati”.