ROMA – Le dimissioni di Mario Monti e il ritorno di Silvio Berlusconi affossano i mercati: lo spread è aumentato di 30 punti in un week end, passando dai 323 punti base di venerdì 7 dicembre ai 351 di lunedì 10 (ma il valore massimo di giornata è stato addirittura 363). Piazza Affari ha perso il 2%.
Monti cerca di calmare gli animi: “Capisco la reazione dei mercati, ma non bisogna drammatizzare, sono fortemente fiducioso sul fatto che quando ci saranno le elezioni ci sarà spazio per avere un governo fortemente responsabile, con un forte orientamento comunitario verso l‘Unione Europea, e si unirà agli sforzi già profusi dall’Italia per la disciplina bilancio e le riforme strutturali. Inoltre vorrei ricordare che il governo è pienamente in carica, e così resterà fino alla formazione del nuovo esecutivo, dopo le elezioni”, ha detto da Oslo, dove si trova insieme agli altri leader europei per ricevere il Premio Nobel per la Pace.
Il presidente del Consiglio mette, però, in guardia da rigurgiti nazionalisti: bisogna ”fare attenzione di continuare il lavoro della costruzione europea ed affrontare i rigurgiti e gli aspetti di populismo”, ha detto. ”Non ho dubbi che l’Italia continuerà a essere un protagonista molto attivo e impegnato della costruzione dell’unione europea unita”.
I mercati, chiarisce il premier, ”non devono temere un vuoto di decisione” perché “il governo è in carica in tutte le sue funzioni, sarà in carica per ordinaria amministrazione anche dopo che il capo dello Stato avrà deciso lo scioglimento delle Camere e resterà in carica finché non passerà le consegne al nuovo governo. Pertanto, i mercati non devono temere un vuoto di decisione in Italia”. Monti si augura che non ci siano ”mistificazioni” in campagna elettorale da parte di nessuno sulle ”terapie” attuate dal governo nell’ultimo anno.
Proprio da Oslo il presidente del Consiglio incassa il sostegno del presidente francese Francois Hollande: ‘‘Monti è attivo. Non so quale ruolo sceglierà ma l’ho visto piuttosto attivo, tutt’altro che in disarmo”.
E il ministro francese dell’Economia, Pierre Moscovici, chiarisce la posizione di Parigi: “Berlusconi torna alla politica ma sono convinto che non tornerà al potere. La direzione presa dall’Italia nell’ultimo anno e mezzo è una direzione solida, non c’è motivo di preoccuparsi”.