ROMA – Gli italiani hanno inviato al governo oltre 95mila segnalazioni di sprechi: su sanita’, Enti locali, ”auto blu”, tetti agli stipendi, risparmio energetico, consulenze, pensioni. Il tutto è avvenuto in appena una settimana dal lancio dell’iniziativa, una media di 1 messaggio ogni 2 secondi. Ne da’ notizia un comunicato di Palazzo Chigi.
Oltre 24.000 segnalazioni sono state ricevute nel fine settimana del 5 e 6 maggio, con un flusso costante, consistente anche durante le ore notturne. La partecipazione degli italiani al progetto di revisione della spesa pubblica, si legge nella nota di Palazzo Chigi, e’ stata particolarmente elevata e dalle numerose mail giunte vi e’ un sollecito al governo ad intervenire in modo tempestivo per cancellare le inefficienze. A scrivere sono in prevalenza cittadini, e tra questi molti giovani, ma anche dipendenti delle pubbliche amministrazioni e liberi professionisti, ricercatori, professori universitari, oltre a imprenditori, associazioni di categoria, enti no-profit, think-tanks. Circa 1/6 dei messaggi contengono il medesimo testo e, quindi, cio’ lascia pensare a una campagna organizzata. Per fronteggiare il flusso di segnalazioni, dare rapida lettura a tutti i messaggi pervenuti e archiviarli in categorie e’ stato costituito un gruppo di lavoro all’interno dell’Ufficio stampa e del Portavoce di Palazzo Chigi. I dieci funzionari che ne fanno parte finora hanno esaminato e catalogato il 20% del totale delle segnalazioni.
Il dato, seppure parziale, rivela molti aspetti interessanti. Le mail dei cittadini si dividono in due grandi categorie: quelle specifiche, che segnalano sprechi circoscritti a singole amministrazioni o enti pubblici, spesso Enti locali, e quelle che invece intervengono su grandi temi di interesse pubblico – come la sanita’ dove un cittadino di Treviso denuncia ”i pasti inutilizzati delle mense che finiscono nella spazzatura” o ”il riscaldamento sempre acceso anche d’estate” – sollecitando l’intervento diretto della task force di Enrico Bondi. Tra tutti, il tema che ricorre piu’ frequentemente nei messaggi ricevuti riguarda i ”costi della politica”. I cittadini segnalano soprattutto gli stipendi dei dirigenti pubblici, le auto blu, le ”pensioni d’oro”, e piu’ in generale i privilegi legati allo status professionale.
”Perche’ non viene fissato il rimborso elettorale a 35 centesimi di euro, ivi compreso il contributo ai propri organi di informazione per ogni voto valido assegnato?”, domanda un giovane di Roma. Da Mantova scrivono: ”Il mio suggerimento e’ quello di obbligare tutti i dipendenti delle amministrazioni a viaggiare con i mezzi pubblici”. Un cittadino di Napoli propone un progetto articolato di revisione della Costituzione, che tenga conto della necessita’ di limitare i privilegi dei parlamentari. Molte delle segnalazioni esaminate dal gruppo di lavoro non si limitano a indicare gli sprechi, ma suggeriscono anche soluzioni. Sollecitano ad esempio l’utilizzo delle nuove tecnologie informatiche presso le pubbliche amministrazioni – un siciliano propone l’adozione di software open source gratuiti – oppure descrivono dettagliatamente le modalita’ attraverso cui risolvere problemi comuni alle istituzioni: l’assenteismo, i consumi energetici troppo elevati, il dilagare degli incarichi consulenziali.
”Se si vuole insistere con le offerte economicamente piu’ vantaggiose” – scrive un cittadino di Monza – ”bisogna dare minimo 90 giorni di tempo per garantire una concorrenza vera”. ”Occorre piu’ versatilita’ nell’utilizzo degli immobili delle PA”, propone un leccese, suggerendo di responsabilizzare le singole amministrazioni. Dall’Abruzzo suggeriscono la revisione della distribuzione degli insegnanti di sostegno nelle scuole primarie e secondarie. Un romano illustra il suo progetto di gestione dei rifiuti urbani, dichiarandosi ”stupito dell’inefficienza in cui mi sono imbattuto finora”.
E’ un segnale forte, che rivela la volonta’ dei cittadini di non limitarsi alla denuncia, ma di voler aiutare concretamente il Governo nell’attivita’ di revisione della spesa. Nei prossimi giorni il gruppo di lavoro portera’ a compimento l’analisi e lo scrutinio dei dati, con due obiettivi: redigere e diffondere un rapporto organico di tutti i messaggi ricevuti e, soprattutto, inviare alla task force di Bondi e ai singoli Ministeri interessati le segnalazioni, per agevolarne il lavoro.
Per fronteggiare il flusso di segnalazioni inviate dai cittadini al governo, dare rapida lettura a tutti i messaggi pervenuti e archiviarli in categorie e’ stato costituito un gruppo di lavoro all’interno dell’Ufficio stampa e del Portavoce di Palazzo Chigi. I dieci funzionari che ne fanno parte finora hanno esaminato e catalogato il 20% del totale delle segnalazioni. Ne da’ notizia una nota di Palazzo Chigi.