Viaggio negli affitti da nababbi e nelle spese infinite del Senato. Come racconta La Repubblica, il Senato ha speso fino ad oggi quasi 30 milioni di euro per ristrutturare, arredare, ammodernare edifici e stanze per dare nuovi uffici a cinquanta senatori. Il tutto nei palazzi più belli del centro di Roma. Edifici in cui i lavori sono iniziati nel 2003 e a tutt’oggi, sette anni più tardi, non sono ancora finiti. E di soldi se ne chiedono ancora. Inoltre, chi c’è dietro a questi lavori? Sempre secondo quanto scrive La Repubblica, delle varie ristrutturazioni se ne sta occupando Angelo Balducci e il suo fido architetto Angelo Zampolini: due nomi noti ai più per essere al centro delle indagini sulla “cricca” degli appalti.
Finora il Senato ha speso venticinque milioni di euro solo per i lavori di ristrutturazione; 3 milioni e 700 mila euro per pagare l’affitto a una ex-Ipab che fa capo alla Regione Lazio; 1 milione per “provvedere ad adeguati arredi”.
Mario Staderini, dei Radicali, sottolinea: “L’assurdo non è solo che siano stati spesi 30 milioni senza avere ancora un nuovo ufficio pronto, sempre che davvero servisse, ma anche il fatto che, a fine contratto, ogni senatore, se mai ci entrerà , sarà comunque costato alle casse pubbliche una media di 8 mila euro al mese”.
