ROMA – Il Corriere della Sera, in una lunga inchiesta firmata Sergio Rizzo, pubblica in apposite tabelle gli stipendi dei manager pubblici italiani. Sono almeno 15 i dirigenti pubblici che hanno compensi oltre i 450 mila euro annui. In molti addirittura più di Obama. Insomma ben oltre il tetto dei 294mila euro.
Queste le tabelle:
Retribuzioni dei manager delle società non quotate
Pietro Ciucci, amministratore unico dell’Anas: 750.000,00 euro
Mauro Moretti, amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato: 871.000,00 euro
Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia: 750.000,00 euro
Mauro Masi, amministratore delegato Consap: 440.000,00 euro
Massimo Sarmi, amministratore delegato di Poste italiane: 1.500.000,00 euro
Vincenzo Cappiello, amministratore delegato Fintecna immobiliare: 505.000,00 euro
Paolo Garimberti, presidente Rai: 448.000,00 euro
Giuseppe Sala, amministratore delegato Expo 2015: 390.000,00 euro
Alessandro Castellano, amministratore delegato Sace: 800.000,00 euro
Massimo Varazzani, amministratore delegato Fintecna: 750.000,00 euro
Retribuzioni dei manager di enti pubblici
Enrico Giovannini, presidente Istat: 300.000,00 euro
Antonio Mastrapasqua, presidente Inps: 216.711,67 euro
Mauro Nori, direttore generale Inps: 377.214,86 euro
Massimo Pianese, direttore generale Inps: 322,841,14 euro
Giuliano Quattrone, componente Inps: 333.416,97 euro
Maria G. Sampietro, componente Inps: 314.371,92 euro
Giuseppe Baldino, componente Inps: 306.548,79 euro
Daniela Becchini, componente Inps: 296.208,91 euro
Retribuzioni dei manager delle authority
Giovanni Pitruzzella, presidente Antitrust: 475,643,38 euro
Antonio Pilati, componente Antitrust: 396.369,44 euro
Piero Barucci, componente Antitrust: 396.369,44 euro
Carla Rabitti Bedogni, componente Antitrust: 396.369,44 euro
Salvatore Rebecchini, componente Antitrust: 396.369,44 euro
Pier Paolo Borboni, presidente Energia e Gas: 475.643,00 euro
Valeria Termini, componente Energia e Gas: 396.379,00 euro
Luigi Carbone, componente Energia e Gas: 396.379,00 euro
Rocco Colicchio, componente Energia e Gas: 396.379,00 euro
Alberto Biancardi, componente Energia e Gas: 396.379,00 euro
Giuseppe Vegas, presidente Consob: 387.000,00 euro
Vittorio Conti, componente Consob: 322.000,00 euro
Michele Pezzinga, componente Consob: 322.000,00 euro
Paolo Troiano, componente Consob: 322.000,00 euro
Luca Enriques, componente Consob: 322.000,00 euro
Antonio Rosati, direttore generale Consob: 395.000,00 euro
Gaetano Caputi, segretario generale Consob: 280.000,00 euro
Corrado Calabrò, presidente Agcom: 475.643,38 euro
Nicola D’Angelo, componente Agcom: 396.369,44 euro
Sebastiano sortino, componente Agcom: 396.369,44 euro
Enzo Savarese, componente Agcom: 396.369,44 euro
Stefano Mannoni, componente Agcom: 396.369,44 euro
Antonio Martusciello, componente Agcom: 396.369,44 euro
Michele Lauria, componente Agcom: 396.369,44 euro
Roberto Napoli, componente Agcom: 396.369,44 euro
Roberto Viola, dipendente Agcom: 325.203,28 euro
Antonio Perrucci, dipendente Agcom: 292.858,18 euro
Retribuzioni dei manager delle amministrazioni centrali
Franco Gabrielli, capo dipartimento della Protezione civile: 364.196,00 euro
Giampiero Massolo, segretario generale al ministero degli Esteri: 412.560,00 euro
Bruno Brattoli, capo dipartimento giustizia minorile: 293.029,60 euro
Vincenzo Fortunato, capo gabinetto al ministero dell’Economia: 536.906,98 euro
Mario Canzio, ragioniere generale al ministero dell’Economia: 562.331,86 euro
Raffaele Ferrara, direttore dei monopoli di stato: 481.214,86 euro
Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate: 304.000,00 euro
Marco Di Capua, vicario del direttore generale all’Agenzia delle Entrate: 305.558,00 euro
Gabriella Alemanno, direttore generale Agenzia del Territorio: 307.211,00 euro
Giuseppe Serino, capo dipartimento politiche agricole: 300.753,00 euro
Giuseppe Ambrosio, direttore generale politiche agricole: 297.500,00 euro
Giuseppe Procaccini, capo gabinetto ministero Interni: 395.368,40 euro
Biagio Ambrate Abrate, capo di stato maggiore al ministero della Difesa: 482.019,26 euro
Giuseppe Valotto, capo di stato maggiore dell’Esercito: 481.021,78 euro
Bruno Branciforte, capo di stato maggiore della Marina: 481.006,65 euro
Giuseppe Bernardis, capo di stato maggiore Aeronautica: 460.052,83 euro
Claudio de Bortolis, segretario generale della Difesa: 451.072,44 euro
Retribuzioni dei manager del comparto sicurezza della Difesa
Antonio Manganelli, capo della Polizia: 621.253,75 euro
Leonardo Gallitelli, comandante generale dei Carabinieri: 462.642,56 euro
Nino Di Paolo, comandante generale della Guardia di Finanza: 302.939,25 euro
Cesare Patrone, direttore generale del Corpo forestale: 362.422,13 euro
Franco Ionta, capo dipartimento amministrazione penitenziaria: 543.954,42 euro
Retribuzioni dei manager degli enti locali
Gioacchino Gabbuti, amministratore unico di Roma Patrimonio: 596.000,00 euro
Federico Bortoli, amministratore delegato di Roma Metropolitane: 379.000,00 euro
Carlo Tosti, amministratore delegato di Atac Roma: 349.000,00 euro
Davide Corritore, di City manager Milano: 210.000,00 euro
Giuseppe Biesuz, direttore generale Ferrovie Nord: 334.000,00 euro
Cesare Vaciago, City manager Torino: 304.372,00 euro
Giacomo Capuzzimati, direttore generale Comune di Bologna: 161.000,00 euro
Antonio Meola, segretario generale Comune di Firenze: 184.637,11 euro
Sergio Pollicita, capo gabinetto Comune di Palermo: 144.881,21 euro
Nicola Colaianini, coordinatore dell’avvocatura Regione Puglia: 168.830,11 euro
Roberto Zanon, segretario generale Regione Veneto: 189.457,50 euro
Il Corriere poi ingentilisce il suo articolo con due titoli. “La busta paga del capo dell’Fbi? 150 mila euro”. E poi il paradosso, a fine carriera lo stenografo guadagna più del Presidente della Repubblica: 287.422 euro il primo, 239.000 il secondo.