”La lettura dell’intervista di Claudia Mori al Corriere della Sera e le accuse rivolte a Luca Barbareschi, che si sarebbe reso responsabile di – per così dire – concorrenza sleale nella produzione di fiction per conto della Rai propone una domanda interessante: per i finiani – intesi come parlamentari e come familiari – la Rai è un territorio di caccia grossa?”. Lo afferma Giorgio Stracquadanio, deputato del Pdl.
”Se così fosse ci spiegheremmo anche perchè Luca Barbareschi frequenta così poco Montecitorio – aggiunge – Evidentemente ha altro di più remunerativo da fare. E, a leggere le parole di Claudia Mori, lo fa con la stessa disinvoltura con cui Giancarlo Tulliani esigeva ‘attenzione’ alle sue produzioni”.
”D’altra parte – conclude – Barbareschi non poteva accontentarsi del programma su La7, la televisione di Telecom Italia, che secondo il vicepresidente della commissione trasporti e telecomunicazioni della Camera (questo il ruolo parlamentare di Barbareschi), sarebbe l’azienda più innovativa d’ Italia…”.