ROMA – ''Tagliare le indennita' ai parlamentari? Si', subito ed anche piu' della media europea. Con una operazione verita' dalla quale si dimostra che i parlamentari italiani costano di meno di quelli degli altri paesi europei. E poi bisogna intervenire anche sui trattamenti particolari di presidenti, vicepresidenti e presidenti di commissione. Distinguendo bene l'indennita' personale dal costo dei servizi necessari. Poi pero' occorre restituire dignita' al Parlamento, altrimenti e' a rischio la qualita' della nostra democrazia''. E' quanto afferma alla Stampa, Rosy Bindi, vicepresidente della Camera, che definisce una ''scivolata'' l'articolo del decreto salva-Italia sui compensi dei parlamentari.
''Un errore – aggiunge – che da un governo di competenti non ci si aspettava. E che paghiamo caro''. ''Le Camere controllano i conti dell'esecutivo e non viceversa'', spiega Bindi che sui paventati rischi per la democrazia osserva: ''c'e' delegittimazione non della politica ma del Parlamento''. ''Se dovessimo adeguarci alla media europea – sottolinea anche – visti i compensi ai collaboratori dovremmo costare di piu'''. L'esponente del Pd ricorda infine come ''in questa legislatura abbiamo tolto 1.500 euro da diaria, rimborso e indennita''.