Tangenti Boni, il Pd diserta l’ufficio di presidenza del Pirellone

MILANO – I due rappresentanti dell’opposizione (sui 5 componenti totali) hanno deciso di disertare stamani la prima riunione dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale della Lombardia, dopo che il presidente leghista Davide Boni, indagato per corruzione, ha scelto di non dimettersi. Una decisione che il centrosinistra contesta, tanto da aver pronta una mozione ‘di censura’ per Boni da discutere domani in Aula, dopo che lo stesso presidente avra’ riferito sul caso.

Proprio ”in attesa di vedere che cosa accadra’ e che cosa lui dira”” in quella sede, la vicepresidente del Consiglio regionale Sara Valmaggi e il consigliere segretario Carlo Spreafico (entrambi del Pd) oggi non hanno partecipato alla consueta riunione dell’Udp del lunedi’. E’ gia’ la seconda volta che la minoranza adotta questo atteggiamento, la prima e’ stata la seduta della Giunta per il regolamento, presieduta da Boni giovedi’ scorso.

La riunione dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale della Lombardia si e’ tenuta ugualmente, vista la presenza di tre componenti su cinque. Il presidente leghista Boni era presente cosi’ come gli altri due membri di maggioranza, il vicepresidente Carlo Saffioti e il consigliere segretario Doriano Riarpelli (entrambi del Pdl). Del resto lo stesso Boni continua ad assicurare di voler proseguire nella sua routine. E anche stamani e’ arrivato presto nel suo ufficio al 25/o piano del Pirellone, dove finira’ di preparare anche il suo intervento di domani in Aula.

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Maria Elena Perrero