ROMA – Tasi, anche la Chiesa paga. Per ora, verrebbe da aggiungere. Il fatto รจ che l’attuale formulazione della Tasi contenuta nella bozza del decreto salva Roma prevede l’esplicita esenzione solo per i 25 edifici di culto considerati extraterritoriali dai patti Lateranensi.
La questione perรฒ รจ aperta e il governo potrebbe decidere in un secondo momento di ritoccare le esenzioni. Ecco cosa spiega il Messaggero:
Se la scelta originaria sarร confermata, saranno esplicitamente esentati dal nuovo tributo solo i circa 25 edifici che in base ai Patti Lateranensi sono riconosciuti extraterritoriali o comunque esenti da ogni forma di prelievo. Lโinserimento di questโultima clausola รจ stata una forma di prudenza da parte dellโesecutivo, visto che comunque il Concordato tra Stato e Chiesa รจ in vigore. Mancava invece un riferimento diretto agli edifici di culto, che con lโIci e poi con lโImu erano esplicitamente esclusi dallโapplicazione dellโimposta. Lโorientamento del governo potrebbe comunque non essere definitivo.
Lโesecutivo potrebbe riservarsi la facoltร di farlo in un momento successivo, durante lโiter parlamentare del decreto. In questomodo ci sarebbe tempo per valutare tutte le implicazioni e apportare i necessari aggiustamenti. Lโaltra opzione รจ sfruttare la natura federale del tributo e lasciare la decisione finale ai singoli Comuni, che nellโambito dei propri margini di manovra potrebbero decidere per unโesenzione piena agli immobili ecclesiastici ed eventualmente a quelli delle Onlus, oppure prevedere comunque detrazioni o trattamenti differenziati.