VIAREGGIO (LUCCA) – Ricorsi a tappeto al Tar contro l’introduzione della tassa di soggiorno da parte degli albergatori toscani. Lo ha annunciato Federalberghi Toscana, riunita a Viareggio (Lucca) per l’assemblea annuale.
”Il turismo italiano – ha detto il presidente regionale dell’associazione Paolo Corchia – ha pagato e soprattutto paghera’ un grave scotto sull’altare dello scambio avvenuto tra Anci e Lega Nord circa la legislazione sul federalismo fiscale. Roma, dove la tassa di soggiorno, con altre modalita’, e’ gia’ stata introdotta da circa un anno, ha perduto il 20% delle comitive a vantaggio di aree limitrofe del Lazio, dove la tassa fino ad oggi non si pagava”. Per Corchia poi ”l’introduzione della tassa sui bus turistici ha prodotto negli ultimi due anni un crollo di questo segmento del mercato” pari a circa ”il 35-40% degli arrivi, non solo nelle citta’ d’arte, in tutta la Toscana. Sono due le questioni – ha aggiunto Corchia – sulle quali comunque impugneremo, in sede amministrativa, regionale e nazionale, le eventuali deliberazioni delle amministrazioni comunali, a cominciare ovviamente da Firenze”.
Sui segnali di ripresa del turismo in Toscana, Corchia ha parlato ”di incrementi percentuali medi sulle presenze dal 2 al 5,7%,, caratterizzate da un ‘ritorno degli stranieri’, ma anche da un leggera ripresa del dato occupazionale dei nostri dipendenti saliti anche del 3,5%”. ”Quello che pero’ non si dice – continua Corchia – e’ che ancora latita la ripresa della domanda nazionale”, con i settori del turismo balneare e termale, ”dove oltre il 50% e’ turismo interno”, che hanno ”difficolta’ a recuperare; cosi’ come una parte della ripresa e’ dovuta ad una forte contrazione delle tariffe alberghiere”.