
ROMA – “Il governo deve intervenire per bloccare la vendita a Telefonica con l’acquisto della sua quota, รจ sufficiente dirottare parte dei miliardi di euro destinati alla Tav in Val di Susa che neppure il governo francese vuole piรน”. E’ quanto si legge in un passaggio del post non firmato pubblicato sul sito di Beppe Grillo:
“L’Italia perde un altro pezzo, Telecom Italia. Le telecomunicazioni diventano spagnole. Un disastro annunciato da un saccheggio continuato, pianificato e portato a termine con cinismo di quella che era tra le piรน potenti, innovative e floride societร italiane. Fondamentale per le politiche di innovazione del Paese. In passato, anni fa, avevo previsto questa fine ingloriosa con la cessione a Telefonica. La morte di Telecom Italia รจ iniziata con la sua cessione a debito ai capitani coraggiosi da parte di D’Alema nel 1999, allora presidente del Consiglio. Lui, il merchant banker di palazzo Chigi, รจ il primo responsabile di questa catastrofe. Un’azienda senza problemi finanziari si ritrovรฒ improvvisamente con piรน di 30 miliardi di euro di debito”.
“Telecom possedeva societร , immobili, i migliori ingegneri e informatici, aveva la flotta di auto aziendale piรน grande d’Italia. Un patrimonio costruito con le tasse di generazioni di italiani. In seguito arrivรฒ il tronchetto della felicitร e, con lui, la completa spoliazione dell’azienda con cessioni di rami strategici, licenziamenti, scorpori e piani industriali da barzelletta. Tronchetti si dimise nel 2006 lasciando 41 miliardi di debiti, in sostanza, escludendo obbligazioni e cartolarizzazioni varie (i pagherรฒ agli investitori), quelli ereditati da Colaninno e Gnutti. Ma con in meno perรฒ tutte le aziende vendute. Bernabรจ ha agito in seguito da liquidatore, poteva solo dare l’estrema unzione. E adesso? Chi ci ha rubato il futuro deve rispondere di fronte alla nazione di questo scempio. Chi ha guadagnato dalla distruzione di Telecom e del suo grande indotto? I consiglieri di amministrazione? Gli azionisti? I partiti? Per molti la Telecom – prosegue l’articolo – รจ stato un grande affare, il migliore della loro vita. In questi anni invece di ridurre il debito si sono pagati dividendi agli azionisti, super stipendi ai manager e gettoni d’oro ai consiglieri di amministrazione. Un’azienda quotata a 4 euro รจ precipitata a 0,61 euro. Ha quasi azzerato il suo valore. Il danno che deriva all’Italia dalla perdita di Telecom Italia รจ immenso. Il governo deve intervenire per bloccare la vendita a Telefonica con l’acquisto della sua quota, รจ sufficiente dirottare parte dei miliardi di euro destinati alla Tav in Val di Susa che neppure il governo francese vuole piรน. Subito dopo va avviata una commissione di inchiesta parlamentare per accertare le responsabilitร e gli eventuali guadagni illeciti”. “Perdo i pezzi ma non รจ per colpa mia ora c’ho praticamente un gran testone e un testicolo per la riproduzione (L’uomo che perde i pezzi, Gaber)”.
