Terremoto Abruzzo: dal governo arrivano 220 milioni per i debiti della Protezione civile

Il governo assegnerà presto all’Abruzzo i 220 milioni di euro che ancora mancano per coprire i 350 milioni di debiti contratti nel periodo dell’emergenza dalla Protezione civile con albergatori, imprese e cittadini, questi ultimi in riferimento all’autonoma sistemazione.E’ quanto emerso dal summit che si e’ svolto oggi a Roma tra lo stesso commissario Chiodi, il premier Silvio Berlusconi, il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri Gianni Letta. Sulle obbligazioni non pagate che hanno scatenato dure polemiche, da Roma sono stati stanziati 130 milioni che il commissario per la ricostruzione, Gianni Chiodi, ha definito ”in arrivo”.

Chiodi ha riferito che Berlusconi, Tremonti e Letta lo hanno rassicurato sulla chiusura di questa partita e sui fondi per la ricostruzione. All’incontro ha partecipato anche il capo della protezione civile, Guido Bertolaso, visto che nell’incontro convocato per fare il punto sulle attivita’ legate alla ricostruzione e al rilancio dei territori colpito dal sisma, si è chiarito anche la questione legata ai debiti di 350 milioni contratti prima del passaggio di consegne con il commissario per la ricostruzione nel febbraio scorso.

Da fonti regionali, si apprende che durante il confronto sono stati esaminati i punti piu’ importanti della vicenda comprese le criticita’e si e’ ragionato anche sulle iniziative da prendere per accelerare la ricostruzione.

”Il governo e’ ancora piu’ vicino all’Aquila e alle zone terremotate – ha commentato Chiodi – e come dichiarato dallo stesso ministro Tremonti, nonostante la difficile situazione finanziaria che sta attraversando il Paese, L’Aquila stara’ fuori dall’emergenza con la ricostruzione e il rilancio che costituiranno una priorita’ per l’attivita’ di questo governo”. Da quanto trapelato, le risultanze della riunione saranno illustrate in una conferenza stampa a Roma alla quale parteciperanno, Berlusconi, Chiodi, Tremonti, Letta e Bertolaso.

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