ROMA-Tipi umani: il grigio mollare di Nicola Rossi e la danza colorata di Luca Barbareschi. Il primo fa mestamente sapere che del Pd e della politica e del seggio parlamentare non ne può più. Si arrende alla constatazione che il suo partito, il Pd, è impermeabile a una cultura che non sia quella della vecchia sinistra. E quindi fuori si chiama o prova a farlo, ne parla con Bersani ma solo per comunicarglielo. Una scena triste in tono dimesso. Il secondo inveve stava nel Pdl, poi è passato a Fli di Fini. Era sul palco di Mirabello a dire che la nuova e seria Italia era lì e non altrove. Quando il 14 dicembre altri parlamentari di Fli votarono la fiducia a Berlusconi, Barbareschi pubblicamente si indignò. Nelle ultime ore, seguito, pedinato da giornalisti e telecamere, Barbareschi è andato da Berlusconi, poi da Fini, poi da Casini. Conversazioni brillanti e vive che non si sono concluse. Ai giornalisti ha fatto sapere che devono aspettare ancora qualche giorno per sapere se tornerà con Berlusconi o resterà con Fini. Non senza far sapere che lui non è in vendita perchè nella vita “ha fatto un sacco di soldi”. pare che adotterà una soluzione astuta e smagliante: si dimette da deputato e fa subentrare il primo dei non eletti, quel Marras che sicuramente vota per Berlusconi. Così il brillante Barbareschi fa contento Berlusconi che guadagna un voto a Montecitorio ma non “sfregia” Fini cambiando lui stesso il suo voto.
Tipi umani, uno volitivo, inventivo, che una ne fa e cento ne pensa. L’altro dimesso, rinunciatario e incollato alla sua disperazione civile e politica. Non c’è gara tra i due: l’Italia è piena di Barbareschi e spopolata di Rossi. Per fortuna, perché il primo appartiene alla specie, al tipo umano che una via d’uscita sempre la trova e il secondo è di quella specie e tipo che si infila e perde nel vicolo cieco. Chissà perché questo fortunato paese di vincenti alla Barbareschi ha tanti guai…che sia colpa dei perdenti alla Nicola Rossi?
