Toto sottosegretari, nomi Pdl-Pd: Ceccacci Rubino, Santanchè, Gozi, Epifani…

ROMA – Governo Letta: se il toto-ministri è terminato con le 21 scelte del 27 aprile, è scattato il toto-sottosegretari. Secondo Francesco Cramer (che ne parla su Il Giornale), Pd e Pdl se li spartirebbero con la logica del fifty fifty: metà a testa. I ministeri con 2 sottosegretari dovrebbero essere Giustizia, Lavoro, Economia, Sviluppo economico e Interni.

Secondo Cramer, il nome sicuro è quello di Gianni De Gennaro: sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega ai Servizi.

NOMI NEL PDL

Ex ministri

Cramer spiega che di solito si segue una prassi: chi ha fatto il ministro, non fa il sottosegretario. In questo caso i nomi sono quelli di Maria Stella Gelmini, Mara Carfagna, Stefania Prestigiacomo, Paolo Romani, Michela Vittoria Brambilla e Anna Maria Bernini

Vice presidenza della Camera

Maurizio Lupi, neo ministro delle Infrastrutture, lascia libero il posto di vice di Laura Boldrini alla presidenza di Montecitorio. Cramer scrive che i nomi caldi nel Pdl per sostituirlo sono Daniela Santanchè, Maria Stella Gelmini e Mara Carfagna.

Non eletti

Secondo Cramer potrebbero essere ripescati alcuni non eletti delle “grandi regioni”. Qualche esempio? Mariella Bocciardo, Melania Rizzoli, Fiorella Ceccacci Rubino e Michele Pisacane.

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Ministeri economici

I nomi che fa Cramer sono quelli di Luigi Casero e Alberto Giorgetti.

Ministero della Giustizia

Enrico Costa o Maurizio Paniz, non eletto in Veneto 2. Ma anche Michaela Biancofiore e Paola Pelino.

Ministero della Difesa, ministero degli Esteri, ministero della Salute

Scrive Cramer: “Il senatore Giuseppe Esposito sarebbe in gioco con Salvatore Cicu per la Difesa e Guglielmo Picchi per gli Esteri. Per la Salute, invece, il Pdl potrebbe lanciare Anna Bonfrisco”.

NOMI NEL PD

Le correnti

Cramer spiega: “i veltroniani che potrebbero chiedere un ruolo per Marco Minniti (Interno); i fioroniani che lanciano Gero Grassi (Salute); i bersaniani con Giovanni Legnini (ministeri economici); i prodiani con Sandro Gozi (Politiche comunitarie). In pole per i lettiani Marco Meloni (Istruzione); Giampaolo Galli e la lanciatissima Paola De Micheli per i ministeri economici”.

Sul Pd si è esercitato di più Francesco Bei, giornalista di Repubblica (e quindi di ambienti più vicini al Partito Democratico).

La lista parziale del Pd prevede allo Sviluppo economico Paola De Micheli, lettiana di ferro, all’Interno Emanuele Fiano, responsabile sicurezza del Pd, agli Esteri Lapo Pistelli (viceministro), Marianna Madia al Lavoro, Guglielmo Epifani all’Economia come viceministro, la bersaniana Roberta Agostini alle Comunicazioni, il renziano Matteo Richetti ai Beni culturali, Ermete Realacci all’Ambiente, Antonello Giacomelli alla Coesione territoriale, Massimiliano Manfredi, che ieri ha chiesto a Letta più spazio per il Sud nella squadra, dovrebbe andare a un ministero economico.

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Alberto Francavilla