Dopo l’audizione in tribunale di Mario Mori sull’inesistenza della trattativa tra Stato e Mafia Salvatore Borsellino, fratello del giudice ucciso nella strage di Via D’Amelio risponde all’ex colonnello dei Ros. «Di Mario Mori penso la stessa cosa che posso pensare di Nicola Mancino. Queste persone continuano a negare l’esistenza di una trattativa quando invece esistono svariati riscontri sul fatto che questa trattativa ci sia stata. Sinceramente per qualche ragione a noi sconosciuta, non fanno altro che mentire. È assurdo che ancora ci sia qualcuno che continui a negare l’esistenza della trattativa. E questo vale sia per Mancino che per Mori. Il fatto che ci sia stata è accertato da vari riscontri. Anche grazie alle persone che finalmente dopo anni parlano. E poi, le sue parole smentiscono ciò che ha detto Grasso».
Su Luciano Violante, ex presidente dell’Antimafia, afferma: «Bisognerà aspettare e vedere se tra qualche anno non ricorda altro visto che ha una memoria ad orologeria. Dovrebbe spiegare perché quando gli è stata offerta la collaborazione e l’audizione con Ciancimino lui abbia aspettato fino al suo arresto e non l’abbia sentito prima. Ma non mi sembra che le sue parole confermino quelle dette da Mori».
Infine: «In questo momento, visto l’improvviso ritorno di memoria di molti, mi aspetto che in altri parlino. Evidentemente ci sono tante persone che prima di essere sentiti sotto altre vesti dai magistrati hanno deciso di ricordare ciò che avevano sepolto per vari motivi nel baratro della loro memoria».