ROMA – Trenta, sempre lei l’ex ministra della Difesa, aveva detto, a proposito dell’alloggio di servizio in cui abita col marito, di pagare un affitto mensile pari a 540 euro al mese. Affitto piccolo, piccola entità dell’affitto per un appartamento di 180 metri quadrati a Roma e non nella periferia della città. Ma tant’è: gli alloggi di servizio e in generale quelli forniti dalla Pubblica Amministrazione ai loro manager sono una sorta di fringe benefit, insomma una forma di retribuzione e/o di status. Alcuni dicono un privilegio. fatto sta che gli affitti in questi casi sono bassi se non addirittura simbolici.
Ma l’entità dell’affitto da pagare per la casa che le veniva assegnata come alloggio di servizio (prima a lei ministro, poi al marito quando lei non più ministro) non l’ha certo stabilita Elisabetta Trenta. Quindi avrebbe a ragione potuto dire: se l’affitto è basso, non prendetevela con me. Poteva dirlo quando a Radio capital ha detto: 540 euro al mese.
Però poi si è saputo (ancora Fiorenza Sarzanini Corriere della Sera) che l’affitto non era e non è 540 euro. L’affitto per quell’alloggio di servizio è pari a 141,76 euro. Cui vanno aggiunti 173,19 euro per uso degli arredi e dei mobili che evidentemente vengono serviti dal Ministero della Difesa in pacchetto unico insieme all’appartamento. Fa in tutto 314,95 euro.
Affitto 315 euro e non 540, quindi 215 di differenza tra quanto Elisabetta Trenta ha ricordato di pagare di fronte a un microfono di una radio e quanto effettivamente pagava. E che saranno mai 215 euro al mese? Con tutto quel che aveva e ha da fare Elisabetta Trenta l’avrà dimenticato l’importo esatto di quel che pagava d’affitto. Non capita regolarmente a chiunque di dimenticare quanto è l’affitto che paga?
Oppure Trenta quando diceva 540 ed era 315 si sbagliava perché sotto stress da “schifezze mediatiche su di me”. Oppure tirava lì ad indovinare qual è il suo affitto perché tanto bene non deve averlo mai saputo. Comprensibilmente un ministro ma anche un cittadino qualsiasi, come la Trenta rivendica essere, non tiene conto preciso degli spiccioli in tasca. Già, perché 315 euro al mese per 180 metri quadri e arredi, mobili, elettrodomestici e vari sono spiccioli. Come sa ognuno dei tantissimi cittadini qualunque che a Roma abitano in case dove l’affitto è di 141,76 euro al mese. Uno se ne dimentica e se poi glielo chiedono, la cifra precisa non se la ricorda…