I consiglieri comunali di Trieste si sottoporranno, a sorpresa, sia al test antidroga sia a quello dell’Hiv. La decisione è stata presa in una riunione dei capigruppo in cui si è anche stabilito che i risultati degli esami saranno resi pubblici.
Prendendo spunto dal fatto che il 12 novembre il sindaco del capoluogo giuliano Roberto Dipiazza (Pdl) si era sottoposto, con la sua Giunta, a un test antidroga, il consigliere dell’Udc Roberto Sasco ha proposto di estendere a tutta l’assemblea il test e di effettuarlo a sorpresa.
Subito d’accordo la Lega Nord e il Pdl, mentre la lista civica dei Cittadini, il Pd, Rifondazione e i Verdi hanno criticato la proposta. Il capogruppo del Pd Fabio Omero, per provocazione, ha proposto allora, che «i consiglieri si sottopongano anche ai test per la sifilide, l’Hiv e le epatiti, visto l’alto rischio di malattie sessualmente trasmesse nella classe politica italiana».
Le due proposte sono subito andate al voto e sono passate a maggioranza, nonostante il voto contrario dello stesso Omero al test sulle malattie sessualmente trasmesse. «Era una provocazione – ha detto in seguito Omero – ma non l’hanno capito, ero contrario a un’ulteriore forma di controllo».
