«Anche a prescindere da quale sarà l’esito della lunga vicenda che porterà all’individuazione di “Mr Pesc” da parte dei 27 Paesi membri dell’Unione, è evidente che il Governo italiano punta, come ha sempre fatto in questi mesi, ad un clima civile e costruttivo con l’opposizione». Lo dice Daniele Capezzone, portavoce del Pdl, a proposito dell’ipotesi di una candidatura di D’Alema a responsabile della politica estera europea.
«Questo vuol dire che, pur nella chiarissima e nettissima distinzione tra i ruoli di chi governa e di chi si oppone, il confronto deve avvenire – rileva Capezzone – in termini di rispetto reciproco e di attenzione al bene comune del Paese. Ecco perché ci auguriamo – prosegue – che l’opposizione abbandoni gli estremismi del passato: le pagine sui giornali esteri acquistate per dire che in Italia c’è un regime; le chiassate anti-italiane (e perdenti) al Parlamento europeo; l’uso delle istituzioni europee come cassa di risonanza delle diatribe interne; le contestazioni antinazionali perfino in pieno G8. Sono tutte cose che ci auguriamo la nuova opposizione sappia e voglia superare».
