Un altro “nemico rosso” per Silvio: è la scarlattina

Un altro “nemico rosso” per il presidente del Consiglio: Silvio Berlusconi ha la scarlattina. La malattia, contratta probabilmente da un nipotino, impedirà al premier di onorare gli impegni presi per questa settimana.

Berlusconi era atteso in Abruzzo il 27 ottobre per l’inaugurazione del del “villaggio Friuli Venezia Giulia”. Ma la cerimonia è stata rimandata proprio a causa dell’indisposizione del premier.

Tra gli impegni in agenda che Berlusconi rischia di saltare anche il Consiglio dei capi di Stato e di Governo europei a Bruxelles in programma, rispettivamente per giovedì 29 e venerdì 30 ottobre.

La malattia, che colpisce ogni anno circa 25000 italiani, si manifesta con una febbre improvvisa (la temperatura può arrivare a 40 gradi) e, dopo qualche giorno, con una serie di macchie rosse che partono dalle ascelle e si propagano per tutto il corpo. La scarlattina decorre, di norma, in un periodo che varia tra i tre e i sette giorni.

Secondo il professor Massimo Galli, ordinario di Malattie Infettive all’università di Milano la malattia non presenta rischi particolari: «I rischi sono limitati e possono essere arginati con la somministrazione di un comune antibiotico. L’unico problema potrebbe essere legato alla funzionalità renale: se questa fosse compromessa per altre ragioni ci potrebbe essere rischi maggiori. Meno probabile ancora, anche , specie in un settantenne, è la possibilità di un danno alle valvole cardiache. Poi, volendo proprio esplorare anche casi estremamente improbabili, ci sono casi in cui infezioni sostenute dall’agente batterico della scarlattina possono provocare malattie sistemiche multi-organo e shock, ma questo in genere può accadere solo in anziani estremamente debilitati».

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Emiliano Condò