Unione dei moderati, Pdl diviso. Montezemolo guida?

ROMA, 17 MAG – Il Pdl rischia di dividersi sulle modalita' e la futura guida di una unione dei moderati. Soprattutto sulla leadership (si rifarebbe, tra gli altri, il nome di Luca Cordero di Montezemolo) si alza il livello della tensione interna. Silvio Berlusconi invia pero' un messaggio netto a tutte le anime del partito: spaccature su qualsiasi tema non portano da nessuna parte e non possono essere all'ordine del giorno, dice mettendo in chiaro, oltretutto, che in questo momento alternative al sostegno al governo Monti non ce ne sono.

Concetto, quest'ultimo, ribadito anche dal segretario del Pdl Angelino Alfano che spiega: ''La bandiera del Pdl non sara' ammainata''. E ribadisce: dopo i ballottaggi ci sara' ''un importante novita''' che ''cambiera' il corso della politica italiana''. Bocche cucite sui dettagli, cosi' come sulla data del battesimo ufficiale (si era vociferato il 24 maggio) di quello che potrebbe essere il nuovo Pdl. Se l'obiettivo resta infatti la federazione dei moderati, i passaggi, fanno sapere da via dell'Umilta', devono essere graduali ed il primo step potrebbe essere la nascita di un nuovo soggetto politico, una sorta di 'rifondazione' del partito che consenta di tenere insieme tutte le anime.

L'idea su cui si registra il maggior consenso resta quella di unire i moderati. Tant'e' che il lavoro degli ambasciatori pidiellini con gli uomini del Terzo Polo prosegue incessantemente, anzi, parla di un pressing dello stesso Cavaliere con Pier Ferdinando Casini. Nei giorni scorsi infatti Berlusconi avrebbe chiesto ai suoi di organizzare un faccia a faccia con il leader centrista per accelerare la costruzione di una federazione dei moderati. Casini pero' avrebbe declinato l'invito (anche se qualcuno nel pdl e' pronto a giurare che i due si siano visti) ribadendo ancora una volta la disponibilita' a dialogare con il Pdl su un progetto pero' che non abbia il copyright del Cavaliere. Un discorso simile vale per per Luca Cordero di Montezemolo. Il presidente della Ferrari, secondo indiscrezioni circolate con insistenza in ambienti pidiellini, avrebbe in mente di organizzare una convention dopo le elezioni per sancire ufficialmente la sua 'discesa in campo' (cosa peraltro smentita con nettezza in ambienti vicini a lui vicini) ma soprattutto per mandare un messaggio chiaro ai suoi contendenti: e cioe' l'indisponibilita' ad essere tirato ogni giorno per la giacca da un lato o dall'altro.

Ma l'ipotesi di una leadership affidata a Montezemolo non mette tutti d'accordo dentro il Pdl. I piu' critici restano sempre gli ex di An, favorevoli alla federazione di partiti, ma indisponibili ad accettare un nome calato dall'alto: ''Se vuole stare nella federazione'' ben venga fa capire Ignazio La Russa che pero mette in chiaro: ''La guida non si sceglie per cognome''.

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luiss_smorgana