Il governo va ko sulla riforma dell’Università e il voto finale sul ddl Gelmini slitta, la riforma subisce l’ennesima battuta d’arresto. L’esecutivo, dopo essere stato battuto tre volte su emendamenti dell’opposizione tra martedì e mercoledì, è andato sotto ancora una volta oggi su un emendamento presentato da Futuro e Libertà.
Proprio per la battaglia che si sta consumando in Parlamento, il voto finale del disegno di legge sulla riforma dell’Università è slittato. Si doveva tenere oggi pomeriggio, venerdì 25 novembre, e invece è stato posticipato a martedì. In quella giornata la Camera voterà in via definitiva il testo che poi passerà al Senato.
Una battuta d’arresto, quella di oggi, che rischia di mandare l’intera riforma all’aria. E’ lo stesso ministro Mariastella Gelmini a lanciare l’allarme: “Se saranno votati emendamenti il cui contenuto stravolge il senso della riforma, mi vedrei costretta a ritirarla”.
Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, coglie al volo l’idea del ministro: “Gelmini ritiri subito il ddl e iniziamo a discutere come correggere alcune distorsioni di questa legge e come trovare risorse per sostenere diritto allo studio e alla ricerca. Il ministro mi dà dello studente ripetente”, ha aggiunto Bersani che proprio oggi ha pubblicato su internet i suoi voti di laurea per controbattere al ministro.