Il servizio di protocollo del Dipartimento di Stato ha comunicato al Congresso, come prevede la legge americana, la lista dei regali fatti nel 2009 al presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, e alla moglie Michelle, dai diversi capi di Stato che sono stati ricevuti alla Casa Bianca. Il presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi, si presentò a Obama portandogli in dono dodici cravatte di seta.
Stando alla lista ufficiale dei regali protocollari ricevuti dal presidente Usa e dalla First Lady, un documento di due pagine di cui l’agenzia France Press ha ottenuto copia, il più generoso tra i grandi della Terra che si sono presentati a Obama nel 2009 è stato il re saudita Abdullah: portò al presidente una decorazione del deserto, ”un tavolo in marmo con figurine in miniatura di palme e dromedari” (valore registrato, 34.500 dollari). Re Abdullah, che in questi giorni è convalescente negli Stati Uniti, per l’occasione portò anche gioielli a Michelle (per un valore registrato di 145 mila dollari) e doni per altri 110 mila dollari a numerosi collaboratori della Casa Bianca.
Più modesto il dono portato a Obama dal presidente dell’Autorità palestinese Mahmud Abbas: una bottiglia d’olio d’oliva (valore registrato 75 dollari), mentre il presidente afghano Hamid Karzai nella sua visita del 2009 alla Casa Bianca offrì a Obama un vaso di lapislazzuli (valore 850 dollari). Un paio di gemelli da polso sono stati il regalo protocollare scelto da leader come il presidente turco Abdullah Gul, la presidente delle filippine Gloria Arroyo, il primo ministro olandese Jan Peter Balkenende, mentre il presidente francese Nicolas Sarkozy si è presentato nel 2009 a Barack Obama con una replica di una statua di Degas (valore, 2.635 dollari). Carla Bruni offrì invece a Michelle una borsa di Dior (valore, 4.500 dollari). Conformemente alla legge americana, questi regali protocollari vengono affidati al servizio degli archivi dell’amministrazione, a meno che i loro beneficiari non intendano ricomprarli. Alcuni di questi oggetti dovrebbero finire nella collezione della futura libreria presidenziale intitolata a Obama.