Politica Italiana

Vaccini: 12 mln over 60 ancora no, ma Regioni pensano ai turisti. 450 mld persi, c’erano 130 mld di tasse?

Vaccini: al 20 maggio 2021 ci sono ancora dodici milioni di over 60 non ancora raggiunti e immunizzati. Dodici milioni sono il 20 per cento della popolazione complessiva ma sono soprattutto una gran parte della popolazione cui il vaccino va dato per primi. Dodici milioni di donne e uomini dai 60 anni in su dovrebbero essere la prima preoccupazione e il massimo impegno delle Regioni che, governando sulla Sanità, hanno il compito di vaccinare. Non lo sono, non è così, altro è il massimo impegno delle Regioni, lo fanno sapere a gran voce Zaia, Toti, Musumeci…

Vaccini: le Regioni pensano ai turisti

La seconda dose in vacanza, offrirla al turista che porta soldi è il nuovo e massimo impegno dei Presidenti di molte Regioni. Uno dei motivi per cui non si può, materialmente non si può, sono…le Regioni. Ciascuna ha una sua anagrafe vaccinale con non comunica con le altre e quella nazionale dipende da ciascuna di loro (lo stesso meccanismo della raccolta dati della pandemia).

Quindi c’è la quasi certezza che una seconda dose fornita nella località di vacanza non venga registrata a livello nazionale (per inadempienza regionale) e quindi che il turista vaccinato non risulti poi tale ai fini del green pass. Non proprio un bel regalo da offrire al turista. L’altro motivo è che per vaccinare ci vogliono i vaccini, le Regioni che vogliono dosi per i turisti in vacanza a chi le chiedono/tolgono queste dosi?

Comunque quel che segna e marca l’attivismo delle Regioni per la seconda dose ai turisti da somministrare sul luogo di vacanza non è tanto la fattibilità dell’idea (per Zaia solo “paturnie”) quanto la motivazione culturale, l’ispirazione ideale, il perché di fondo.

Scuole chiuse e vaccino ai turisti: stesso perché

Il perché di fondo è lo stesso che per un anno e più ha sempre indotto e convinto molto ceto politico a volere scuole chiuse (non portano soldi) e il resto aperto (porta soldi). C’è coerenza: il turista porta soldi, quindi fargli la seconda dose nel luogo di vacanza lo aiuta a portare soldi. Compito primo del buon governante è far arrivare soldi. Finire la vaccinazione agli over 60 è certo buona cosa, ma non porta soldi.

Quindi il buon governante si dà una scala di priorità nei sui crucci, nella sua propaganda e nel suo “rapporto con il territorio”. Basta intendersi e dirlo chiaro che la priorità sono i soldi (e i voti elettorali che ai soldi sono attaccati).

Ristorazione e tempo libero, quanti miliardi persi?

L’ultima cifra sparata dalle associazioni di categoria è di circa 450 miliardi di fatturato persi tra il 2020 e il 2021. Sparata alla grossa e probabilmente ingrossata dal disagio. Il disagio economico delle categorie, anzi dire disagio è poco. Cifra ingrossata dal disagio e ingrossata anche dal viziaccio (c’era anche in epoca pre Covid) di dichiararsi sempre categoria in ginocchio al minimo stormir di fronda, magari fiscale.

Ora il viziaccio spesso prende la forma del vizietto di sparare perdite alte come a pressare per innalzare entità ristori e sostegni. Quattrocento miliardi di fatturato persi sia pur dividendo la perdita tra ristoranti, bar, pub, enoteche, discoteche e tutte le filiere della socialità e del tempo libero sembrano tanti, sembrano un conto un po’ gonfiato. Ma può darsi di no, può darsi sia il conto vero del fatturato perduto che le categorie mettono sul tavolo.

Domanda allora, inevitabile quanto antipatica, doverosa quanto sgradita: nel 2019 dagli stessi comparti economici, aziende ed operatori sono venuti 130 miliardi di tasse pagati? Aliquota media 30% (di più è, come dice Salvini, esproprio): trenta per cento di 450 miliardi fa più o meno 130 miliardi. Le tasse che i maggiori aspiranti abbattitori di tasse ritengono giuste (e cioè 130 miliardi) sono state pagate prima del Covid da chi denuncia (e vuole sostegni e ristori) un calo di fatturato di 450 miliardi? Basta intendersi e dirlo chiaro: un sì o un no.

Published by
Mino Fuccillo