
ROMA – Valeria Fedeli, vicepresidente del Senato, è il nuovo ministro dell’Istruzione. Sostituisce Stefania Giannini che ha ricoperto l’incarico nell’esecutivo guidato da Matteo Renzi.
Nata a Treviglio, Fedeli ha alle spalle una lunga storia di militanza nella Cgil. Prima a Milano poi a Roma Fedeli ha assunto nel sindacato importanti incarichi dirigenziali guidando con l’incarico di segretario generale, la categoria dei lavoratori tessili. Dal 2001 fino al 2012 Fedeli è stata presidente del sindacato tessile europeo.
L’ingresso in politica arriva nel 2012: candidata come capolista per il Senato in Toscana con il Pd Fedeli diventa subito vicepresidente del Senato, incarico che ha ricoperto fino ad oggi. Dopo le dimissioni di Napolitano e fino all’elezione di Sergio Mattarella è stata anche presidente del Senato per tutto il periodo in cui Pietro Grasso ha svolto funzione di presidente della Repubblica.
L’impegno politico della Fedeli è caratterizzato dalla presentazione di numerosi disegni di legge. Porta la firma della Fedeli, per esempio, quello che istituisce una commissione parlamentare per contrastare l’emergenza femminicidio. Valeria Fedeli ha un suo sito internet personale in cui si presenta così:
“La definizione che sento più mia l’ha data una volta un giornale: una sindacalista pragmatica. Sono femminista, riformista, di sinistra. Sono sposata”.
Da domani toccherà a lei attuare definitivamente la riforma “la buona scuola” varata dal governo Renzi e che tante criticità ha presentato in sede di attuazione. Intanto sulla sua nomina non sono mancati i primi commenti non proprio benevoli. Enrico Mentana durante la diretta sulla formazione del governo non si è risparmiato una battuta: “Dal rosato al magenta come tinta di capelli”.