ROMA – Nel 2010 la spesa pubblica dell’Italia รจ stata di 503,987 miliardi di euro, circa un terzo del Pil. Un po’ meno della metร (248,864 miliardi) รจ la quota di spesa che รจ finita alle Regioni: sono i dati della Ragioneria generale dello Stato e certificano il peso degli enti locali nel bilancio nazionale. Negli anni di tagli che ci aspettano, molte Regioni, soprattutto quelle a statuto speciale, non potranno permettersi piรน certi livelli di spesa. Perchรฉ, se la media della spesa per abitante per le Regioni รจ di ย 4.115 euro pro capite, ci sono record come quello della Valleย d’Aosta (11.758 euro la spesa finale per abitante), le province autonome di Trento (9.082 euro) e Bolzano (7.486). Non รจ questione di Nord-Sud o di amministrazione rosse, bianche, verdi o blu. Perchรฉ in coda fra le Regioni che hanno un minore costo proc capite c’รจ il Veneto, settentrionale e leghista (3.067 euro la spesa finale regionalizzata per abitante), la rossa Emilia Romagna (3.158) e le Marche “rosa” (3.253).
Valle d’Aosta, dicevamo. Difficile associare l’immagine di una regione francofona infilata in mezzo alle Alpi alle atmosfere clientelari all’olio d’oliva a cui ci hanno abituato parti d’Italia dal clima piรน mite. Invece no, anche i valdostani non vogliono negarsi i propri vizi, in quanto a clientele, finanziamenti a pioggia, opere pubbliche iniziate con vagonate di soldi pubblici e mai portate a termine. Anche in Valle d’Aosta, come avevamo giร visto in Trentino e in Alto Adige, c’รจ un uomo solo al comando e da molto tempo, che fa da collettore delle esigenze di spesa di questa piccola landa di 125 mila abitanti. Si chiama Augusto Rollandin, veterinario e militante da sempre dell’Union Valdotaine, partito autonomista centrista che governa Aosta e provincia dal dopoguerra. Augusto, detto Guste o L’empereur (l’imperatore), presidente dal 2008, si รจ seduto in consiglio regionale per la prima volta nel 1978, รจ stato giร governatore dal 1983 al 1990, assessore alla sanitร e all’agricoltura, senatore dal 2001 al 2006… e ha coronato questo lunghissimo curriculum politico con il record di preferenze alle regionali del 2008.
Eppure la Corte dei conti lo ha obbligato a risarcire la Valle d’Aosta con 480 mila euro per danno erariale. La vicenda risale al 1993: “Contributi indebitamente corrisposti alle societร di autotrasporto”. Nel 1994 era stato condannato a 16 mesi di reclusione e all’interdizione dai pubblici uffici. Poi ha รจ riuscito ad ottenere la riabilitazione, con conseguente estinzione delle pene accessorie.
Ora รจ “imperatore” piรน che mai: oltre che governatore รจ prefetto, capo dei vigili del fuoco, decide i responsabili delle societร controllate e della sanitร . Gli oppositori, fra i quali Roberto Louvin, ex presidente della Regione intervistato da Giuseppe Oddo del Sole 24 Ore, gli rimproverano una gestione opaca di gare d’appalti, acquisizioni, consulenze.
L’apparato regionale รจ, in proporzione, mastodontico: 5.070 dipendenti diretti, vale a dire un valdostano su 25 che riceve una busta paga dalla Regione. A questi vanno aggiunti altri 3 mila dipendenti indiretti fra forestali e precari della sanitร . E poi c’รจ Finaosta, una sorta di Iri in salsa valdotaine, che controlla o possiede 40 societร , dagli impianti di risalita alle ex centrali dell’Enel. La Valle d’Aosta monopolizza i servizi informatici, ha una quota nelle due (carissime) autostrade della Valle e nella societร che raccoglie i rifiuti.
Ma soprattutto possiede il Casinรฒ di Saint Vincent, con Grand Hotel collegato, formidabile agenzia di collocamento con un migliaio di dipendenti, un giro d’affari di 100 milioni di euro e rischi di infiltrazioni mafiose, segnalati in consiglio regionale da Enrico Tibaldi, dissidente Pdl.
Grandi concentrazioni di potere e grandi contraddizioni: mentre Rollandin promette di cablare tutto il territorio per dare finalmente accesso a internet in tutte le vallate, c’รจ un servizio ferroviario che รจ rimasto ai tempi della Littorina. Mancano linee elettrificate e per andare da Aosta a Torino bisogna cambiare a Chivasso. Il progetto per collegare Cogne a Pila si รจ fermato in galleria, ma intanto sono stati spesi 30 milioni in vent’anni. Cosรฌ รจ andata con l’aeroporto, inutile e incompiuto, ma costato 43 milioni di euro.
Non bisogna disperare perรฒ, soprattutto se si รจ uno dei 600 iscritti all’universitร di Aosta: la Regione ha stanziato 140 milioni per trasformare una caserma in un campus degno di Harvard.